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Coronavirus: scuole dimenticate…


Coronavirus, fase 2: dai danni all'economia ai danni alla conoscenza

In Italia è stato applicato il protocollo più rigido che prevede la riapertura delle scuole solo a settembre ed esami di maturità con prova orale. Ma non è così in molti Paesi del nord Europa, che pure hanno sofferto l’emergenza coronavirus.

In Germania, ad esempio, il Ministero della Pubblica Istruzione ha ripetuto come un mantra che si impegnerà a tenere almeno un giorno in classe gli studenti delle elementari e delle medie prima della pausa estiva. Senza contare che in molti Paesi europei l’allarme lanciato dai virologi per cui le scuole materne ed elementari avrebbero moltiplicato esponenzialmente i contagi sarebbe stato smentito dai dati. Secondo l’Economist per di più le scuole dovrebbero essere tra i primi posti a riaprire al termine del lockdown per coronavirus. Chiudere le scuole e isolare i ragazzi, secondo l’Economist, avrebbe un prezzo molto alto sotto ogni punto di vista: nessuna video lezione a distanza potrà mai sostituire la didattica in classe, il rapporto con gli insegnanti e naturalmente anche quello con i compagni, tutto ciò che la scuola insegna anche lontano dai banchi durante le lezioni. Uno studio condotto negli Usa su bambini di otto anni sostiene inoltre che la chiusura delle scuole fino alla ripresa in autunno costerebbe la perdita delle conoscenze di un anno in matematica.

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