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I muscoli del capitano: Modi 1, Wto 0


Quasi sottovoce, mentre il mondo esaltava l'accordo storico raggiunto da Cina e Usa sull'impegno a tagliare sensibilmente le emissioni di Co2 dal 2030 (risultato un po' pompato, come sostengono Simone Pieranni e Nicoletta Ferro sul Manifesto di due giorni fa), gli Stati Uniti offrivano a Narendra Modi una vittoria importante per il peso specifico indiano ai tavoli della diplomazia internazionale. Vi ricordate ad agosto quando Modi aveva fatto saltare il banco alla World Trade Organization (Wto) sulle trattative per il Trade Facilitation Agreement (Tfa) e tutti l'avevano additato come eccessivamente cocciuto e arrogante (anche chi scrive)? Ecco, alla fine aveva ragione lui.

Quasi sottovoce, mentre il mondo esaltava l’accordo storico raggiunto da Cina e Usa sull’impegno a tagliare sensibilmente le emissioni di Co2 dal 2030 (risultato un po’ pompato, come sostengono Simone Pieranni e Nicoletta Ferro sul Manifesto di due giorni fa), gli Stati Uniti offrivano a Narendra Modi una vittoria importante per il peso specifico indiano ai tavoli della diplomazia internazionale. Vi ricordate ad agosto quando Modi aveva fatto saltare il banco alla World Trade Organization (Wto) sulle trattative per il Trade Facilitation Agreement (Tfa) e tutti l’avevano additato come eccessivamente cocciuto e arrogante (anche chi scrive)? Ecco, alla fine aveva ragione lui.

 

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