Il Ministro degli Esteri cinese incontra l'omologo Di Maio a Roma. La missione toccherà anche Paesi Bassi, Norvegia, Francia e Germania, a sottolineare l’importanza del Vecchio Continente per Pechino
Il Ministro degli Esteri cinese incontra l’omologo Di Maio a Roma. La missione toccherà anche Paesi Bassi, Norvegia, Francia e Germania, a sottolineare l’importanza del Vecchio Continente per Pechino
Wang Yi, Ministro degli Esteri della Cina, si reca in Europacome prima tappa fisica post Covid, a sottolineare l’importanza strategica del Vecchio Continente per Pechino. Il coronavirus ha certamente cambiato le carte in tavola, stravolgendo le opzioni del Partito comunista cinese e ampliando la diffidenza nei suoi confronti degli Stati Uniti a guida Donald Trump, che fin dalla campagna elettorale del 2016 non ha fatto mistero del suo astio verso la Repubblica popolare.
La missione di Wang in Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Francia e Germania è l’occasione per tentare un riavvicinamento in un momento estremamente complicato, con le nazioni dell’Ue e la stessa Commissione che lavorano sul dossier 5G — Huawei, Zte — e Hong Kong. L’incontro d’alto livello Ue-Cina tenutosi in formato virtuale nel mese di giugno non ha prodotto i risultati sperati per Pechino, che si è vista persino rinfacciare una differente visione sul multilateralismo.
Non è un caso che il Ministro degli Esteri cinese abbia incontrato, appena sbarcato in Europa, Luigi Di Maio. La sua controparte italiana si è adoperata nel corso degli ultimi anni per rinsaldare un rapporto speciale Roma-Pechino, tanto da fare dell’Italia l’unica realtà del G7 a partecipare alla colossale Belt and Road Initiative. Tuttavia, il titolare della Farnesina ha ricordato che “le alleanze e la collocazione geopolitica dell’Italia non variano, sono ben salde e forti”.
Un netto chiarimento per gli alleati atlantici e per l’ospite cinese, senza però dimenticare che “l’Italia ha sempre avuto un ruolo di ponte tra Oriente e Occidente, pur tenendo sempre fede alle proprie alleanze storiche”, aspetto che ha dato a Roma una “personalità unica che ha permesso di avvantaggiare le nostre imprese che esportano il Made in Italy in tutto il mondo”. E infatti, l’occasione è stata utile per sottoscrivere intese commerciali in ambito energia con Snam e nell’export dell’agroalimentare. Di Maio ha poi affermato che il partenariato strategico tra Italia e Cina è “articolato e importante”, specificando che Pechino è un attore dal quale non si può prescindere nel contesto globale.
Wang ha colto la palla al balzo dell’interesse attorno alla sua visita per mettere in evidenza che, a suo dire, sono in atto “provocazioni e danneggiamenti da parte di forze esterne” sulle relazioni sino-europee, in un messaggio chiaramente rivolto a Washington. Il Ministro cinese ha inoltre rassicurato sul fatto che il suo Paese “non vuole una Guerra Fredda”, alla quale si oppone, perché questo sarebbe “un passo indietro nello sviluppo della storia”.
Il Ministro degli Esteri cinese incontra l’omologo Di Maio a Roma. La missione toccherà anche Paesi Bassi, Norvegia, Francia e Germania, a sottolineare l’importanza del Vecchio Continente per Pechino
Wang Yi, Ministro degli Esteri della Cina, si reca in Europacome prima tappa fisica post Covid, a sottolineare l’importanza strategica del Vecchio Continente per Pechino. Il coronavirus ha certamente cambiato le carte in tavola, stravolgendo le opzioni del Partito comunista cinese e ampliando la diffidenza nei suoi confronti degli Stati Uniti a guida Donald Trump, che fin dalla campagna elettorale del 2016 non ha fatto mistero del suo astio verso la Repubblica popolare.
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