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Stati generali: Conte apre oggi la prima giornata


Stati generali: uno scarico di responsabilità o l’impegno solenne a fare le riforme post Covid?

La falciatrice che in queste ore sta ripulendo tutte le erbacce intorno alla Palazzina Algardi di Villa Pamphili per ospitare sabato 13 giugno gli Stati generali dell’Economia può essere eletta a emblema della nuova fase del Governo Conte. Superato il momento più critico dell’emergenza sanitaria, il Governo giallo-rosso vuole fare piazza pulita di tutti gli errori e le storture del sistema italiano soprattutto nei rapporti tra Governo centrale e Regioni emersi durante gli ultimi mesi (con code giudiziarie non ancora risolte come le mancate zone rosse della Lombardia) e concentrarsi sulla ripresa economica del Paese. Stati generali che sono stati bollati da alcuni commentatori come il frutto di “una politica senza idee che cerca l’alibi dei tavoli”. Una “grande operazione di scarico di responsabilità”.

Oppure, secondo altri osservatori, un tentativo volto ad acquisire credibilità nei confronti delle istituzioni europee che, nonostante tutto, continuano a trattare l’Italia da “osservato speciale” con una certa dose di diffidenza anche se non è più così incombente il “rischio Salvini” ma è in carica pur sempre un Parlamento controllato da una forza politica come i 5 Stelle che ha fatto dell’antipolitica e del conflitto con l’Europa la sua nota distintiva.

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