Il processo a Bo Xilai è terminato, con le arringhe dei difensori e degli accusatori. Si attende ora la sentenza in arrivo – pare – tra alcune settimane. Nell’ambito del processo sono uscite parecchie curiosità e aneddoti, non ultima la rivelazione di Bo Xilai dell’affaire tra Wang Lijun e Gu Kailai, ma pochi elementi concreti circa alcuni dei punti più oscuri di tutta la vicenda.
Bo Xilai per altro si è difeso, in modo energico come hanno sottolineato molti media internazionali, ma senza mai accusare direttamente i vertici del Partito. Trattandosi di una caduta puramente politica è possibile che sia intercorso un accordo tra i vertici del PCC e l’imputato, per arrivare ad un processo che garantisse una difesa a Bo e la possibilità al governo di annunciare una presunta trasparenza.
A margine del processo, infatti sono emersi due elementi particolarmente importanti: da un lato l’attenzione alla trasparenza del processo, soprattutto attraverso l’utilizzo di internet da parte della corte di Jinan e la possibilità per Gu Kailai di essere messa sotto processo anche per reati di natura economica.
Sul primo punto, l’esaltazione per i post delle testimonianze della Corte di Jinan, è già terminata: negli ultimi tempi infatti sono aumentati gli arresti e le detenzioni per la nota campagna contro la fabbricazione di rumors on line. Si tratta di una campagna che vede dispiegati tutti i media nazionali, insieme alle autorità, attraverso la richiesta ai personaggi noti su internet di attenersi a comportamenti «responsabili». Nel frattempo però evidentemente, qualcuno ha sgarrato: in un anno oltre 200 arresti tra blogger e cittadini accusati di aver diffuso notizie false su internet. Un modo come un altro per bloccare alcune voci scomode, comprese quelle che chiedono da tempo ai funzionari di rendere pubblici i loro patrimoni on line.
Il secondo punto converge su Gu Kailai, la cui testimonianza potrebbe spalancarle un nuovo processo. Nel procedimento in cui la moglie di Bo Xilai è stata accusata e condannata per l’omicidio di Heywood, l’assassinio era l’unico reato imputato a Gu. Ora, dopo la sua testimonianza al processo contro il marito, nel quale in un video ha raccontato dei rapporti economici con alcuni uomini d’affari cinesi, si potrebbe spalancare la possibilità di un nuovo procedimento.

A inizio settembre potrebbe arrivare la sentenza contro Bo Xilai, ma lo scandalo cinese più clamoroso degli ultimi trent’anni potrebbe non essere ancora finito.
Il processo a Bo Xilai è terminato, con le arringhe dei difensori e degli accusatori. Si attende ora la sentenza in arrivo – pare – tra alcune settimane. Nell’ambito del processo sono uscite parecchie curiosità e aneddoti, non ultima la rivelazione di Bo Xilai dell’affaire tra Wang Lijun e Gu Kailai, ma pochi elementi concreti circa alcuni dei punti più oscuri di tutta la vicenda.