Scafi da combattimento affondati come scogliere artificiali.
Irelitti adagiati sui fondali, vestigia di antiche battaglie in mare tra uomini o contro gli elementi, offrono da secoli riparo alla fauna marina e, più recentemente, alle avventurose immersioni di sub. Oggi nel Regno Unito diversi progetti mirano a dare nuova vita a navi da guerra obsolete, affondandole come scogliere artificiali.
Nei primi mesi del 2013 il Ministero della Difesa britannico metteva in vendita quattro fregate della Royal Navy ormai dismesse. Dopo aver servito il Paese contro la pirateria e in operazioni nelle Falklands, nel Golfo Persico, in Iraq, in Libia e in Egitto, i vascelli HMS Cumberland, HMS Campbeltown, HMS Chatham, e HMS Cornwall erano pronti per essere smantellati o riciclarsi come habitat naturale per i pesci.
Il progetto prendeva spunto dalla sorte di un’altra fregata, l’HMS Scylla, inabissata nel 2004 per creare la prima barriera di questo tipo in Europa. L’affondamento delle navi dismesse della Marina militare ottenne un vasto consenso, dando origine a progetti locali come Sink One 4 Sussex, Wreck to Reef in Inghilterra e il Sound of Mull Artificial Reef Project in Scozia.
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Scafi da combattimento affondati come scogliere artificiali.