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A Riad incontro tra Abu Mazen e Mohammed Bin Salman


L’Arabia Saudita vuole riprendere la centralità regionale che ha perso, sia nei confronti degli Emirati Arabi che del Qatar, il maggiore finanziatore di Hamas, gruppo finanziato anche dall’Iran. Un duro colpo per il governo di Benjamin Netanyahu, fautore degli Accordi di Abramo

Sta diventando sempre più Riad il centro nevralgico e diplomatico della stabilizzazione in Medioriente. Dopo le aperture saudite a Iran e Siria, nei giorni scorsi Mohammed Bin Salman (MBS), il principe ereditario saudita ma di fatto il reggente dello stato arabo, ha incontrato il Presidente dell’autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) a Riad. Ma nello stato arabo, sono presenti anche i vertici di Hamas, il gruppo ritenuto terroristico da diversi governi al mondo e che governa Gaza, il quale da anni non ha rapporti sia con i sauditi che con Ramallah.

Mahmoud Abbas e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, hanno discusso, si legge in note diplomatiche, degli ultimi sviluppi nei Territori palestinesi, delle relazioni bilaterali, dei piani di diversificazione economica dell’Arabia Saudita e del conflitto con Israele. Mentre i due erano all’incontro, sia sui media che sui social media arabi sono stati pubblicati video che mostrano la leadership di Hamas mentre compie un pellegrinaggio alla Mecca. Non è chiaro se, come successo per Abu Mazen, MBS incontrerà anche i vertici di Hamas, con cui i rapporti da anni non sono idilliaci.

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