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A Riad incontro tra Abu Mazen e Mohammed Bin Salman


L’Arabia Saudita vuole riprendere la centralità regionale che ha perso, sia nei confronti degli Emirati Arabi che del Qatar, il maggiore finanziatore di Hamas, gruppo finanziato anche dall’Iran. Un duro colpo per il governo di Benjamin Netanyahu, fautore degli Accordi di Abramo

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[GERUSALEMME] Corrispondente per diverse testate, dopo 6 anni in India e 5 in Cina per Ansa. Autore e conduttore di Radio 3, è esperto di Asia e Medio Oriente.

L’Arabia Saudita vuole riprendere la centralità regionale che ha perso, sia nei confronti degli Emirati Arabi che del Qatar, il maggiore finanziatore di Hamas, gruppo finanziato anche dall’Iran. Un duro colpo per il governo di Benjamin Netanyahu, fautore degli Accordi di Abramo

Sta diventando sempre più Riad il centro nevralgico e diplomatico della stabilizzazione in Medioriente. Dopo le aperture saudite a Iran e Siria, nei giorni scorsi Mohammed Bin Salman (MBS), il principe ereditario saudita ma di fatto il reggente dello stato arabo, ha incontrato il Presidente dell’autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) a Riad. Ma nello stato arabo, sono presenti anche i vertici di Hamas, il gruppo ritenuto terroristico da diversi governi al mondo e che governa Gaza, il quale da anni non ha rapporti sia con i sauditi che con Ramallah.

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