spot_img

Come l’Afghanistan cambierà l’Europa


L'imminente uscita di scena della Cancelliera tedesca non potrà che essere colmata da un asse italo-francese che gestisca la ripresa post Covid, l’assegnazione dei fondi dei Pnrr e ora anche gli effetti della crisi afghana

L’imminente uscita di scena della Cancelliera tedesca non potrà che essere colmata da un asse italo-francese che gestisca la ripresa post Covid, l’assegnazione dei fondi dei Pnrr e ora anche gli effetti della crisi afghana

Nel ristorante stellato “Le Petit Nice”, giovedì sera a Marsiglia, Emmanuel Macron e Mario Draghi hanno siglato un patto di ferro che, salvo sorprese, dovrebbe durare per tutti i prossimi mesi. L’oramai imminente uscita di scena della Cancelliera tedesca Angela Merkel non potrà che essere colmata da un asse preferenziale tra Roma e Parigi che governi la difficile transizione necessaria a gestire la ripresa post Covid, l’assegnazione dei fondi dei Pnrr e ora anche gli effetti della crisi afghana per una temuta emergenza profughi e nuove relazioni della Ue con Nato e Stati Uniti. Tutto questo in attesa che il vagone di testa franco-tedesco riprenda a svolgere il suo ruolo tradizionale per l’integrazione europea. Per l’Italia, tuttavia, un’occasione da non perdere utile a rafforzare quella credibilità che a Bruxelles, nonostante la presenza di Draghi, resta sempre vacillante.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €35

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €15

ARTICOLI CORRELATI

Uk, riuscirà Johnson a sopravvivere all’ultima bufera?

Italia e Germania verso un nuovo trattato bilaterale

Cosa c'è dietro la partita Ue-Russia

Draghi incontrerà il neo Cancelliere Olaf Scholz

Caso Khashoggi, buco nell'acqua per il fermo francese

rivista di geopolitica, geopolitica e notizie dal mondo