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Ci sono anche i Talebani tra i vincitori delle tranquille elezioni afghane


Meno bombe del previsto alle urne, ma il successo della sicurezza non è una sconfitta per i Talebani, che sono riusciti a sabotare il voto limitando le vittime. Nel caos elettorale emerge una volontà di cambiamento, ma il sistema politico-istituzionale arranca dietro alla società 

Funzionari controllano lo scrutinio dei voti a Kabul. REUTERS/Mohammad Ismail

Meno bombe del previsto alle urne, ma il successo della sicurezza non è una sconfitta per i Talebani, che sono riusciti a sabotare il voto limitando le vittime. Nel caos elettorale emerge una volontà di cambiamento, ma il sistema politico-istituzionale arranca dietro alla società 

Jalalabad – «Metà dei 700 funzionari della Commissione elettorale non si sono presentati, in alcuni casi gli impiegati sono statti assunti sul posto, senza preparazione. Nei distretti rurali, uomini armati sono entrati nei seggi e hanno impedito le elezioni o hanno bruciato le liste. In altri casi, sono state picchiate le elettrici nelle sezioni femminili. In più di un’occasione, i candidati o i loro agenti sono stati visti mentre pagavano somme di denaro in cambio del voto. Insomma, un bilancio complicato».

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