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Africa, il vertice di Dakar


Grazie ai finanziamenti cinesi l’Africa si è affrancata dalle potenze ex coloniali, ma alla Cina interessa solo per le rotte marittime verso l’Europa. Rischi e opportunità di una relazione asimmetrica

Marco Cochi Marco Cochi
Da due decadi giornalista, blogger e ricercatore con focus sull'Africa sub-sahariana.

Grazie ai finanziamenti cinesi l’Africa si è affrancata dalle potenze ex coloniali, ma alla Cina interessa solo per le rotte marittime verso l’Europa. Rischi e opportunità di una relazione asimmetrica

“Nonostante l’impatto della pandemia di Covid-19, l’ottava conferenza ministeriale del Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC) è stata un completo successo”. Così il Ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, chiosava con enfasi la fine dei lavori dell’evento che, lo scorso 29 e 30 novembre, ha riunito i 52 più alti rappresentanti della diplomazia africana insieme a Wang Yi e al Ministro del Commercio cinese Wang Wentao, nel Centro per le conferenze internazionali Abdou Diouf di Diamniadio (Cicad), a circa 30 chilometri dalla capitale senegalese Dakar.

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