Rafforzato da un boom non privo di ombre, il governo ruandese si dice pronto a soccorrere i migranti venduti in Libia. E la società civile ugandese da tempo ha spinto le autorità a farsi carico dell'esodo in provenienza dal Sud Sudan. Ma la vera sfida deve ancora arrivare
L'attacco contro i "miscredenti" sufi porta il marchio di Isis e fa saltare gli equilibri tribali nella regione. Ora si estende il conflitto nel Sinai, cruciale per l'ascesa di Al Sisi che qui si gioca la sua credibilità, e mette in gioco anche il rapporto fra Egitto e Israele
Se n’è andato il despota Mugabe, non il dispotismo. Il golpe consegna il potere al suo ex fedelissimo Mnangagwa, che si è guadagnato un truce soprannome per il massacro di migliaia di civili. Ma nel processo di transizione verso il voto di agosto cerca spazio anche l’opposizione
Al debutto, l'iniziativa militare lanciata per stabilizzare la regione saheliana-sahariana espone tutte le sue lacune. I fondi promessi non sono arrivati. La Francia vuole iniziare a ritirare le sue truppe. E i jihadisti hanno ripreso a colpire
Il golpe nello Zimbabwe è un monito per altri leader africani a vita, come Biya in Camerun, o eredi dinastici come Kabila nella Repubblica Democratica del Congo. La loro sopravvivenza, oltre a militari e al popolo, dipende anche dalle potenze straniere. E la Cina pesa sempre di più
I militari hanno arrestato il presidente e preso il potere ad Harare. La resa dei conti è iniziata con la deposizione del vice di Mugabe per far posto alla First Lady. Ora Mnangagwa assicura che l’esercito guiderà il Paese verso libere elezioni. Ma il futuro è un’incognita
Il novantatrenne Robert Mugabe ha licenziato lo storico braccio destro ed erede politico Emmerson Mnangagwa. Dietro la frattura, c’è l’ascesa dell’ambiziosa first lady. Ma la guerra di successione tra i vecchi coccodrilli e i sostenitori di ”Gucci Grace” non è ancora finita
Il graduale ritiro dei soldati della missione di peacekeeping è un’ottima notizia per al-Shabaab. Ed equivale a una resa dell’Unione Africana. Perché i jihadisti sono stati colpiti ma non piegati. E l’esercito somalo non è ancora in grado di contenerne la potenza distruttiva
Il governo ha pronti due milioni di euro per dei progetti nei famigerati centri di detenzione. “L’importante è esserci, per non abbandonare i migranti”, dice il vice ministro Giro. Ma molti temono di legittimare così un sistema criminale. Ieri il primo confronto a Tunisi
Per il terzo anno consecutivo la Somalia è il Paese con il maggior numero di omicidi di giornalisti rimasti impuniti. Nel mirino c’è soprattutto Radio Shabelle, avversata sia dal governo che dai jihadisti. Ai vertici della luttuosa classifica anche Siria, Iraq, Nigeria e Sud Sudan
L’escalation di violenza che si registra negli ultimi mesi in Etiopia è senza precedenti recenti ma si consuma nel sostanziale silenzio della stampa occidentale. Continue insurrezioni e moti di protesta sono stati fin qui soffocati dalla repressione militare che ha causato decine di morti e feriti.
Il governo ostacola la distribuzione del cibo. E in un paese gonfio di petrolio, svende le risorse per comprare armi. Padre Daniele Moschetti racconta il conflitto che devasta lo Stato più giovane al mondo. Dimenticato quasi da tutti: “Papa Francesco vuole andarci presto”
Nairobi si prepara ad affrontare le elezioni in un clima sempre più teso. I due candidati alla presidenza dividono il Paese, polarizzando l’opinione pubblica.
Asmara è stata riconosciuta patrimonio dell’Umanità. È una nomina che rompe l’isolamento e ristabilisce la verità nel conflitto con l’Etiopia.
Di nuovo sotto attacco la capitale somala: dopo aver fatto esplodere due autobombe, sabato un commando ha tenuto in ostaggio oltre 30 persone in un hotel. Al-Shabaab questa volta rivendica. E conferma la sua capacità di colpire ovunque, grazie agli agenti che ha infiltrato in città
Sono in sciopero della fame i detenuti politici del Rif, privati dei diritti civili in una regione in cui il governo centrale ha una duplice strategia: disinvestire e reprimere
Prima l'agguato ai “berretti verdi” in Niger, poi la strage di Mogadiscio. In difficoltà in Medio Oriente, Al Qaeda e Isis colpiscono sempre più duro in Africa. Così l'offensiva Usa è destinata a intensificarsi. Ma gli effetti potrebbero essere nefasti, come dimostra il caso somalo
Il piatto forte della colazione con Al Sisi era la Libia. L’Egitto teme le scorribande jihadiste fino al Nord Sinai. La Francia ha circondato il Paese anche a sud. E punta sul Generale Haftar per stabilizzarlo. Cascando in un equivoco. Che rafforza il mediatore egiziano
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Marco Zappa
Enrico Genovese
Marco Dell'Aguzzo
Marco Cochi
Matteo Miavaldi
Emanuele Confortin
Simone Pieranni
Danilo Elia
Fabrizio Goria
Dong Film Fest racconta la Cina di oggi attraverso il suo cinema d’autore. Ora a Milano presenta la rassegna “Tales from China”. Ma nella Cina di Xi può esistere una produzione cinematografica davvero indipendente? Lo chiediamo ad Alessandro Amato, fondatore del festival
Trasformò il Vesuvio in un’icona pop, al pari di Marilyn o Mao. E nel 1980 partecipò con i suoi lavori alla tragedia del terremoto in Irpinia. Ora la “Pop revolution” di Andy Warhol va in mostra al Marte di Cava de’ Tirreni