Agorà Talks presenta: SENZA GIRI DI BOA, con Valeria Brigida, Giulia Cerino e Francesca Fornario
Incontro con tre delle venti giornaliste che raccontano con testimonianze di donne "senza voce" l'ordinaria resistenza sul lavoro e come può cambiare tutto
“Essere donna è un ostacolo oggettivo. Per chi vuole fare carriera e magari fare anche dei figli, essere donna è un ostacolo oggettivo”. Francesca Fornario, una delle venti autrici del libro Senza giri di boa, presentato sabato 27 maggio all’Agorà eastwest, riporta la frase di Elsa Fornero, Ministra del Lavoro nel 2012. “Quando andiamo a un colloquio di lavoro – continua la Fornario – e ci viene chiesto se siamo sposate e quanti figli abbiamo, dovremmo toglierci la camicia come superwoman e far leggere, stampato sulla nostra maglietta, l’articolo 37: La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. Con queste premesse, come è potuto succedere che oggi l’Italia, nella classifica che misura la parità di genere, occupi la posizione numero 63? L’Italia viene dietro a Paesi ritenuti, a torto, più arretrati: lo Zambia, l’Uganda… E se guardiamo al parametro economico, il nostro Paese scende alla posizione 114. Noi abbiamo scritto questo libro proprio per spiegare che cosa è andato storto”.
Senza giri di boa, prima di essere un libro è un collettivo di giornaliste – #senzagiridiboa – nato un anno fa, quando un’imprenditrice della moda, Elisabetta Franchi, durante un convegno, pubblicamente, in presenza della Ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti, disse: “Le donne le prendo dopo i quattro giri di boa. Sono tranquille e lavorano h24”. Cioè dopo il matrimonio, i figli, il divorzio, over 40. Attraverso una campagna social, migliaia sono state le donne che hanno raccontato le loro esperienze, la loro storia di donne “che lavorano e resistono, resilienti a un modello che c’è e che, con tutta onestà, la signora Franchi ha palesato. Il libro spiega che è possibile un modello diverso da quello che ci hanno proposto e che può costruirsi” interviene Giulia Cerino. Alle donne italiane del nord e del sud, disoccupate, lavoratrici, precarie, sfruttate, affermate, con figli o senza, laureate o diplomate, con un nome di fantasia a tutela dell’identità – spiega Valeria Brigida –, è stata data voce in un libro, divenuto anche uno spettacolo teatrale che dal prossimo 23 giugno le autrici porteranno in tournée in Italia.
Con le autrici è intervenuta Alessandra Minello, demografa e autrice del libro Non è un Paese per madri (Laterza 2022). Perché in Italia nascono sempre meno bambini, aumentano le donne senza figli e chi diventa madre lo fa sempre più tardi? “Sulle donne italiane pesano aspetti culturali, come la maternità con il suo ideale di perfezione, e aspetti strutturali: mancano i servizi per l’infanzia, e i congedi parentali non sono distribuiti equamente tra uomo e donna e l’incertezza lavorativa”.
Senza giri di boa, edito da PaperFIRST 2022, è di Francesca Biagiotti, Valeria Brigida, Giulia Cerino, Gaia Descalzi, Micaela Farrocco, Francesca Fornario, Silvia Franco, Chiara Maria Graggioli, Linda Giannattasio,Sara Giudice, Barbara Gubellini, Sofia Mattioli, Ambra Orengo, Valentina Pietrini, Giulia Presutti, Chiara Proietti D’Ambra, Nathania Zevi.