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Algeria, divorzio tra Stato e piazza


La “nuova Algeria” imposta dall’alto dal Governo militare non convince i cittadini che disertano in massa le elezioni “democratiche”. L’ampio Movimento civile stenta a trovare un’identità politica

In pochi oggi si chiedono a che punto sia la transizione politica dell’Algeria post-Bouteflika, e chi lo fa, molto spesso, si ferma ad analizzare le dinamiche politiche del paese soltanto attraverso la lente della geopolitica.

È invece utile interrogarsi, soprattutto alla luce della recente scomparsa dell’ex Presidente Bouteflika e a più di due anni dall’inizio delle manifestazioni popolari che hanno investito il paese, su quali siano i meccanismi di potere che hanno regolato le relazioni tra ‘Piazza’ e Stato. Le straordinarie proteste che hanno portato alle dimissioni dell’ex Presidente Bouteflika nell’aprile 2019 dopo quattro mandati e 20 anni di potere, hanno aperto una complicata fase di transizione.

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