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Al G20 di Baires andrà in scena il grande flop Mauricio Macri


Buenos Aires è blindata e freme di rabbia aspettando il primo G20 latinoamericano. Macri punta sul summit per provare a convincere qualcuno a investire nell’Argentina in crisi. Ma il presidente ormai è debolissimo, a casa e fuori. E a tenerlo in piedi è solo il disastro della sinistra 

La polizia antisommossa fa la guardia durante una protesta contro il summit del G20, a Buenos Aires, in Argentina, il 28 novembre 2018. REUTERS / Marcos Brindicci

Buenos Aires è blindata e freme di rabbia aspettando il primo G20 latinoamericano. Macri punta sul summit per provare a convincere qualcuno a investire nell’Argentina in crisi. Ma il presidente ormai è debolissimo, a casa e fuori. E a tenerlo in piedi è solo il disastro della sinistra 

Da stasera e per tre interi giorni il centro di Buenos Aires resterà completamente chiuso al traffico. Non ci si potrà avvicinare a Recoleta e a Puerto Madero dove alloggeranno le delegazioni straniere. Un’area di 500 km sarà interdetta al transito aereo con l’ordine di tirar giù qualunque oggetto volante. Chiuse le tangenziali ai lati della zona rossa. Non funzioneranno treni né metropolitana. Il grande terminale di bus di Retiro rimarrà off limits. E così l’aeroporto. E il porto. Sguinzagliati per la città, ci saranno 22 mila agenti federali e 3 mila militari. Da giorni le autorità ripetono ai porteños di lasciare la capitale e di farsi un lungo week end fuori città.

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