I reciproci interessi tra l’ex Repubblica sovietica e il Continente nero hanno avviato una cooperazione destinata a consolidarsi grazie anche alla nuova rete ferroviaria dal Kazakistan al Golfo Persico.
Lo sviluppo di buone relazioni con i paesi africani è una delle principali priorità di politica estera per il Kazakistan. Riteniamo questo obiettivo vantaggioso non solo per noi, ma anche per l’Africa, così come per l’intera regione dell’Asia centrale”. Questo l’incipit del documento ufficiale, a firma del ministro degli Esteri Erlan Idrissov, diffuso l’11 giugno 2015, con cui il governo di Astana ha voluto ribadire il suo crescente interesse nell’intensificare i rapporti con l’Africa.
La particolare attenzione dell’ex Repubblica sovietica verso il continente africano trae origine principalmente da interessi economici. La macro-regione sulla base del programma di Nuova politica economica (Nurly Jol), lanciato nel novembre 2014 dal Presidente Nursultan Nazarbayev, è diventata un partner commerciale estremamente interessante per il Paese caucasico.
Gli investimenti diretti esteri (IDE) sono stati per lungo tempo l’elemento chiave nello sviluppo economico del Kazakistan, come dimostra il fatto che, dal 2000 al 2014, sia riuscito ad attirare più di 200 miliardi di dollari in IDE. Per questo, la ricerca di nuovi mercati in via di sviluppo, come quelli africani, è diventata prioritaria per il Kazakistan.
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I reciproci interessi tra l’ex Repubblica sovietica e il Continente nero hanno avviato una cooperazione destinata a consolidarsi grazie anche alla nuova rete ferroviaria dal Kazakistan al Golfo Persico.