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In Austria torna lo spauracchio dell’ultradestra


A due settimane dal voto, uno scandalo legato all’uso di fake news dà il colpo di grazia alle speranze dei socialdemocratici. A Vienna democristiani e nazionalisti si preparano a governare insieme, guidati dall’enfant prodige Sebastian Kurz.

Il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz partecipa a una conferenza stampa che presenta il programma elettorale del Partito Popolare (OeVP) a Vienna, Austria, il 27 settembre 2017. REUTERS / Leonhard Foeger

A due settimane dal voto, uno scandalo legato all’uso di fake news dà il colpo di grazia alle speranze dei socialdemocratici. A Vienna democristiani e nazionalisti si preparano a governare insieme, guidati dall’enfant prodige Sebastian Kurz.

Dopo una lunga e tormentata corsa presidenziale, la vittoria del verde Alexander Van der Bellen contro l’ultranazionalista Norbert Hofer aveva di nuovo relegato l’Austria ai margini delle cronache politiche europee. Scampato il pericolo, la tensione legata all’ascesa del populismi si è spostata altrove. Ma lo spauracchio austriaco sta tornando. Il prossimo 15 ottobre i cittadini andranno alle urne per eleggere un nuovo parlamento. Si tratta di elezioni anticipate volute dal giovane e assai combattivo Ministro degli Esteri, il 31enne Sebastian Kurz, il quale, da qualche mese è anche a capo del partito popolare austriaco Övp. E se non vi saranno sorprese, il risultato non piacerà affatto a Bruxelles e dintorni.

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