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Direzione autodeterminazione: la Corsica di Talamoni


CORTI - «Un’enorme responsabilità ma anche una grande vittoria, arrivata dopo quarant’anni, da condividere con chi ha combattuto, con chi è imprigionato e con ognuno dei nostri militanti». È questo il commento a caldo che Jean-Guy Talamoni, ex attivista vicino ai gruppi armati còrsi passato al di là della «barricata», ci rilascia di getto. Siamo a Corti, dove si è appena concluso il dibattito che sigilla la 35esima edizione delle «Ghjurnate Internazionale», kermesse nazionalista che negli anni ha cambiato pelle. Ma è solo questione di superfice, di strategia e non di finalità.

Photo Fabio Polese

CORTI – «Un’enorme responsabilità ma anche una grande vittoria, arrivata dopo quarant’anni, da condividere con chi ha combattuto, con chi è imprigionato e con ognuno dei nostri militanti». È questo il commento a caldo che Jean-Guy Talamoni, ex attivista vicino ai gruppi armati còrsi passato al di là della «barricata», ci rilascia di getto. Siamo a Corti, dove si è appena concluso il dibattito che sigilla la 35esima edizione delle «Ghjurnate Internazionale», kermesse nazionalista che negli anni ha cambiato pelle. Ma è solo questione di superfice, di strategia e non di finalità.

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