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Il terrorismo secondo Nesher, il regista che scosse la coscienza d’Israele


Torna nelle sale israeliane "Rage and Glory", capolavoro che spaccò il Paese istillando il dubbio che “un uomo che combatte per la libertà non è un terrorista”. Discussione oggi più accesa che mai, dice il regista, che in questa intervista spiega perché “la storia è tutto, è l’arma più potente"

Foto di Iris Nesher

Torna nelle sale israeliane “Rage and Glory”, capolavoro che spaccò il Paese istillando il dubbio che “un uomo che combatte per la libertà non è un terrorista”. Discussione oggi più accesa che mai, dice il regista, che in questa intervista spiega perché “la storia è tutto, è l’arma più potente”

In queste settimane il pubblico israeliano sta riscoprendo una delle più controverse pellicole della filmografia nazionale, Rage and Glory, film del 1984 di Avi Nesher, oggetto di un restauro digitale voluto dalla Cinematheque di Gerusalemme e dall’Israel Film Archive.

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