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Berlin Syndrome è un film brillante e non scontato


Berlin Syndrome era in concorso nella selezione Panorama dell’ultimo Festival di Berlino.

Locandina del film Berlin Syndrome

Berlin Syndrome era in concorso nella selezione Panorama dell’ultimo Festival di Berlino.

La giovane Claire è alla ricerca di se stessa nel viaggio della vita, in un’esperienza forte nella città che adesso rappresenta il fulcro della modernità. Berlin calling, Claire risponde. È una fotografa in erba, sta lavorando ad un libro fotografico sull’architettura della DDR. Una grande passione per il brutalismo di scuola sovietica che la unisce anche al sottoscritto. Lei, a differenza mia, è una bellissima ragazza e viene presto abbordata da un intrigante professore di inglese. Una persona a modo, sensibile, devoto, brillante. Peccato però che abbia tratti da serial killer psicotico e che non sia facilissimo accorgersene al primo sguardo. Dopo una giornata epica ed una nottata di passione, si ritrova a casa di lui. Chiusa dall’esterno, impossibilitata nel chiedere aiuto, in un grande appartamento  di un palazzo disabitato, uno dei vecchi rimasugli della fu Germania Est sopravvissuta alla gentrificazione ed alla speculazione edilizia.

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