Bibó, terapeuta politico dell’Europa centrale
Per il grande pensatore ungherese non vi sarebbe stata democrazia nell'Europa centrale fino a quando non fosse venuta meno la "continua sensazione di paura e pericolo". Si riferiva al fatto di aver trasformato in regola "ciò che le vere democrazie conoscono solo nell'ora del pericolo: la riduzione delle libertà pubbliche, la caccia ai 'mercenari' del nemico e ai traditori, l’imposizione a ogni costo dell’ordine o della sua apparenza, e dell’unità nazionale a scapito della libertà”.
Per il grande pensatore ungherese non vi sarebbe stata democrazia nell’Europa centrale fino a quando non fosse venuta meno la “continua sensazione di paura e pericolo”. Si riferiva al fatto di aver trasformato in regola “ciò che le vere democrazie conoscono solo nell’ora del pericolo: la riduzione delle libertà pubbliche, la caccia ai ‘mercenari’ del nemico e ai traditori, l’imposizione a ogni costo dell’ordine o della sua apparenza, e dell’unità nazionale a scapito della libertà”.
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