spot_img

Birmania: il dramma delle mine antiuomo nelle zone etniche


Lay Wah (Karen State) – Nascosti nei sentieri della giungla nelle zone orientali della Birmania – teatro di guerre per l’autonomia richiesta dalle varie etnie - ci sono migliaia di ordigni messi dalle truppe governative che, solo dal 1999 ad oggi, secondo il rapporto «Landmine Monitor 2014», hanno provocato 348 vittime e mutilato più di tremila persone. Questi inneschi esplosivi sono tra i più sleali e perversi ordigni, la cui logica - invisibile e micidiale - colpisce indiscriminatamente civili e militari.

Lay Wah (Karen State) – Nascosti nei sentieri della giungla nelle zone orientali della Birmania – teatro di guerre per l’autonomia richiesta dalle varie etnie – ci sono migliaia di ordigni messi dalle truppe governative che, solo dal 1999 ad oggi, secondo il rapporto «Landmine Monitor 2014», hanno provocato 348 vittime e mutilato più di tremila persone. Questi inneschi esplosivi sono tra i più sleali e perversi ordigni, la cui logica – invisibile e micidiale – colpisce indiscriminatamente civili e militari.

Questo contenuto è riservato agli abbonati

Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €45

Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica

Abbonati ora €20

- Advertisement -spot_img