Nel sud-ovest dell’Inghilterra c’è una città all’avanguardia per la pianificazione dei trasporti e del consumo energetico.

Una municipalità che ha previsto investimenti enormi in termini di sostenibilità: 500 milioni di euro per il miglioramento del sistema di trasporto urbano entro il 2015; 300 milioni per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili entro il 2020. La sua strategia di gestione ambientale è un modello a livello mondiale; non a caso la Commissione Europea l’ha nominata European Green Capital 2015. Stiamo parlando di Bristol: il centro urbano più verde del Regno Unito.
Ma perché la città inglese è diventata un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile? Quali politiche sono state adottate per migliorare la qualità della vita dei bristoliani? E quali sono gli obiettivi per il futuro prossimo e remoto?
Con i suoi 441mila abitanti, Bristol è la sesta città più popolosa d’Inghilterra e l’ottava del Regno Unito. Negli ultimi quindici anni la popolazione è cresciuta notevolmente: tra il 2001 e il 2011 addirittura del 10% (a fronte di una crescita media nazionale del 7%). In poco più di un decennio gli uffici municipali hanno registrato circa 50mila nuovi residenti. Le conseguenze più evidenti sono state un rapido aumento dei consumi energetici e delle emissioni ed una più intensa mobilità nel centro. La municipalità si è quindi vista costretta a formulare in breve tempo una visione per il futuro e a pianificare una serie di interventi nello spazio urbano.
La strategia dell’amministrazione pubblica si è concentrata essenzialmente su due aspetti: mobilità e consumo di energia. Sul fronte della mobilità, il Joint Local Transport Plan 2011-2026 (sviluppato dal Bristol City Council in collaborazione con altre municipalità della regione) ha puntato soprattutto al miglioramento del sistema di trasporti cittadino e all’incentivazione dell’uso di mezzi alternativi. I dati testimoniano il successo degli investimenti. Tra il 2010 e il 2013 i passeggeri del trasporto pubblico sono aumentati del 20%; mentre la spesa di 22 milioni di sterline per l’ampliamento progressivo della rete ciclabile (circa 300km di piste) ha prodotto un beneficio socio-economico enorme: il numero dei ciclisti urbani è infatti raddoppiato in pochi anni, decongestionando dal traffico automobilistico le strade del centro. Questo ha determinato una significativa diminuzione delle emissioni di CO2 per i trasporti (-15% pro capite).
La gestione dello spazio pubblico ha seguito la necessità di favorire una mobilità non automobilistica e la volontà di preservare l’ambiente urbano. L’estensione delle zone 20mph (aree in cui si può circolare ad una velocità massima di circa 30km/h) è stata pensata proprio nell’ottica di ridurre il numero di incidenti e favorire la circolazione sulle due ruote. Allo stesso tempo, la rigenerazione di aree degradate (ben il 73% del totale dal 1997 ad oggi) ha permesso che gran parte dei residenti (l’88%) viva attualmente nel raggio di 300 metri da un’area verde.
Dal punto di vista energetico, il Bristol City Council ha sviluppato importanti programmi di risparmio e sensibilizzazione. Dal 2003 i consumi degli edifici municipali sono diminuiti del 28%. Questo risultato è stato possibile grazie ad un significativo miglioramento dell’efficienza energetica, che è stato ottenuto principalmente promuovendo l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sia negli edifici municipali che in quelli privati. L’efficienza energetica delle 28mila case di proprietà comunale ha registrato un notevole incremento e i consumi domestici si sono ridotti del 16% tra il 2005 e il 2010: un risultato davvero straordinario.
Il successo di Bristol sta forse nelle ambizioni di sostenibilità. Gli obiettivi per il futuro sono chiari e dichiarati: raddoppiare ulteriormente il numero di ciclisti entro il 2020; ridurre del 30% il consumo di energia nei prossimi cinque anni; diminuire dell’80% le emissioni di CO2 entro il 2050. L’intenzione è quella di continuare ad innovare per rendere l’ambiente urbano ancora più vivibile e avanzato in fatto di green economy. Visti i presupposti, la sfida sembra tutt’altro che impossibile.
Nel sud-ovest dell’Inghilterra c’è una città all’avanguardia per la pianificazione dei trasporti e del consumo energetico.