La Cambogia acquista armi dalla Cina, e forse le concede una base navale. La Cina cerca di espandere la sua influenza sul golfo della Thailandia
Il Primo ministro della Cambogia, Hun Sen, ha detto che il governo spenderà altri 40 milioni di dollari – oltre ai 290 già versati – per acquistare armi dalla Cina e modernizzare l’esercito.
Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per i legami militari tra Phnom Penh e Pechino dopo che la settimana scorsa il Wall Street Journal aveva scritto di un patto segreto tra le due nazioni. L’accordo permetterebbe alla Cina di schierare le proprie forze armate nella base navale cambogiana di Ream, sul golfo della Thailandia. La Cambogia nega l’esistenza dell’accordo; tuttavia, il mese scorso Washington si era lamentata con Phnom Penh per aver prima richiesto e poi rifiutato l’utilizzo di fondi americani per eseguire alcune riparazioni nella base.
Un avamposto militare in Cambogia risulterebbe estremamente utile alla Cina, che ha intenzione di costruire un canale attraverso l’istmo di Kra e connettere così il golfo della Thailandia al mare delle Andamane. Il canale di Kra funzionerebbe come una sorta di canale di Suez nel Sud-est asiatico: permetterebbe di evitare lo stretto di Malacca e di aprire nuove rotte commerciali, oltre a garantire a Pechino un maggiore accesso all’Oceano Indiano e al Mar cinese meridionale.
Negli ultimi tempi la Cina ha concesso grossi prestiti alla Cambogia all’interno della cornice della Belt and Road Initiative (o Nuova via della seta), il progetto commerciale e politico lanciato dal Presidente cinese Xi Jinping per creare una vasta rete di collegamenti via terra e mare tra Asia, Europa ed Africa. Accanto a questi finanziamenti ci sono poi i cospicui investimenti realizzati da privati cinesi.
@marcodellaguzzo