Le proteste degli agricoltori, iniziate in Germania, si sono allargate ad altri Paesi europei, rivolte soprattutto contro l’Unione Europea e le sue politiche ambientali che finiscono per aumentare i costi e obbligano sempre più i piccoli agricoltori ad abbandonare la loro attività.
Il tempismo dell’incontro in terra thailandese è interessante. A due settimane dalle elezioni presidenziali di Taiwan, dopo l’intensificarsi della crisi del Mar Rosso e in previsione della prossima visita in Corea del Nord di Vladimir Putin.
Personalismi, velleità autocratiche, regimi d’eccezione e corruzione. La democrazia in America Latina ha ricevuto duri colpi negli ultimi mesi. E da Latinobarometro un sondaggio shock: per un latinoamericano su due non sempre è preferibile all’autoritarismo.
Grandi manifestazioni lo scorso week end, con richieste di mettere al bando il partito di estrema destra, dopo che è uscita la notizia di un incontro segreto di AfD in cui si proponeva la deportazione della popolazione straniera
Pyongyang preannuncia l’imminente visita di Putin, la prima dopo quella fatta dallo stesso Putin nel 2000. Intanto la situazione nella penisola coreana si fa sempre più tesa tra manovre militari e politiche: ad aprile le elezioni parlamentari in Corea del Sud.
Il dialogo è difficile e il fulcro della crisi sembra essere proprio Netanyahu. Secondo gli americani il premier israeliano starebbe usando la guerra a Gaza per i suoi scopi. D’altra parte, la politica di disingaggio totale dal Medio Oriente dell’amministrazione Biden è stata disastrosa.
Bernardo Arévalo è il nuovo presidente del Guatemala anche se fino all’ultimo momento l’élite che ha governato il paese per decenni ha cercato di impedirlo. Fattore chiave l’appoggio internazionale e delle piazze. Ma la strada è comunque in salita.
Il governo Tusk ha fatto arrestare due membri del governo precedente – l’ex ministro dell’Interno Mariusz Kaminski e il suo braccio destro, accusati di abuso di potere – scatenando la rabbia dell’opposizione. Il presidente Duda ha avviato una procedura per la grazia.
Lai Ching-te, vicepresidente del Partito progressista democratico, ha vinto le elezioni con il 40% dei voti. Il nuovo Presidente non avrà una maggioranza parlamentare, infatti il partito di Lai, alle stesse elezioni, ha ottenuto solo 51 seggi su 113.
Carceri in rivolta, esecuzioni sommarie, autobombe e ostaggi presi in diretta TV. L’Ecuador vive l’incubo della violenza delle gang del narcotraffico senza un piano a lungo termine. Il presidente Noboa: è guerra.