Denuncia a Israele e alle società del settore energetico, tra cui ENI, per l’esplorazione dei giacimenti di gas nello spazio di mare davanti alla Striscia di Gaza. Per i legali, l’emissione della gara da parte del Ministero dell’Energia israeliano e la concessione di licenze violano il diritto internazionale.
È arrivato in territorio Usa il Boeing 747 battente bandiera venezuelana, comandato da un pilota iraniano, sospettato di essere un agente delle Forze Al Quds, e fermo presso l’aeroporto di Buenos Aires da giugno del 2022. Il sequestro ha acuito lo scontro con Caracas, mentre la vera natura di quel volo rimane ancora un mistero.
E’ precipitato il consenso a Biden da parte della comunità araba in America, il Presidente ha necessità che finisca la guerra, non solo per ragioni umanitarie, ma anche economiche e politiche, vista la frattura all’interno del suo partito sul conflitto
Il dialogo è difficile e il fulcro della crisi sembra essere proprio Netanyahu. Secondo gli americani il premier israeliano starebbe usando la guerra a Gaza per i suoi scopi. D’altra parte, la politica di disingaggio totale dal Medio Oriente dell’amministrazione Biden è stata disastrosa.
Intervista al Prof. Chuck Freilich, analista e adviser presso The Institute for National Security Studies di Tel Aviv. Il fronte nord e le minacce di Hezbollah, l’isolamento di Netanyahu, l’Iran e il rischio di escalation.
Gli Houthi dello Yemen e la strategia del loro ingresso nella guerra tra Israele e Hamas. Il blocco del Mar Rosso e del Canale di Suez, causato dagli attacchi alle navi mercantili, ha provocato un aumento dei prezzi delle materie prime, di gas e carburante, e rischia di allargare sempre più i confini del conflitto.
Mentre la guerra continua ad infuriare nella Striscia di Gaza, è sempre più complicata e confusa la situazione politica nei territori palestinesi. Per il 90% dei Palestinesi, Mahmoud Abbas, Abu Mazen, deve lasciare il suo posto.
Il Kenya invierà 1500 lavoratori agricoli in Israele, per rimpiazzare la forza lavoro richiamata alle armi o fuggita dal Paese dopo l’inizio degli scontri. L’accordo è stato annunciato dal ministro del lavoro keniano. Un patto simile è stato siglato tra Israele e il Malawi a novembre.
Per Israele, l’Onu è sempre stata troppo politicamente schierata verso la causa palestinese, ma ora, con la guerra a Gaza, le differenze e i contrasti si sono ulteriormente acuiti: revocato il visto al coordinatore umanitario Onu Lynn Hastings.
L’idillio tra il più longevo PM nella storia di Israele e il suo popolo, sembra oramai finito. Il 94% degli israeliani intervistati ritiene il governo di Netanyahu responsabile per le inadeguate misure di sicurezza che hanno portato al massacro del 7 ottobre