East 13
Sfogliando questo numero di east, i lettori si accorgeranno subito di due cose. La prima è che tutta la rivista è stampata a colori.
La seconda è che abbiamo abbondantemente sfondato il muro delle 200pagine. Sono entrambi segnali di uno stato di salute soddisfacente. La rivista guadagna consenso e rispetto negli ambienti della cultura, dell’economia, della politica e dell’informazione. Le vendite sono stabili inedicola, dove il meccanismo trainante è quello, assai costoso, della pubblicità, ma crescono in libreria e soprattutto in abbonamento.
Da qui la scelta di passare al ”full colour” e di non sacrificare contenuti lesinando sulla carta. Sono molti gli esempi che vanno in tale direzione. Il Dossier sull’India, che offre uno spaccato non conformistico della seconda potenza asiatica emergente. L’analisi dei “campioni d’Europa”, i grandi gruppi a dimensione continentale che si stanno costituendo nell’industria, nella finanza e nei servizi. L’inchiesta sui difficili rapporti fra Stato e Chiesa sotto i regimi comunisti. Il focus sui problemi politici di Vladimir Putin alla vigilia di una lunga e decisiva stagioneelettorale.
Prosegue poi la riflessione sulla “laicità”, a cui abbiamo dedicato il Dossier del n. 12. Due i contributi: l’editoriale di Massimo Cacciari e l’intervista a Piergiorgio Odifreddi, matematico e pensatore decisamente fuori dagli schemi.
Infine, due citazioni. La prima per il portfolio fotografico di Randa Mirza sul Libano. Immagini di vita quotidiana in una città in guerra, immagini di una straordinaria forza evocativa. La seconda per il reportage sui Rom dell’ex Jugoslavia, con parole e immagini di Monika Bulaj.
Buona lettura.
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