Come sarà il Mondo nel 2015? Un team interdisciplinare di esperti dell’Onu ha tentato di rispondere alla domanda. I risultati del lavoro – da prendere con le pinze, ovviamente, come è giusto fare con tutte le proiezioni – vengono illustrati da Donato Speroni nel servizio di apertura della rivista, a pagina 8. Si scopre, tra l’altro, che i parametri con cui erano stati definiti i Millennium Goals non sono più ritenuti soddisfacenti. Manca, per esempio, qualcosa capace di misurare come varia il grado di “felicità” delle persone. La copertina è dedicata a un tema politico e strategico di grande attualità: lo stato dei rapporti tra Usa e Russia. Le cronache di questi mesi hanno fornito molti spunti di riflessione. Piero Sinatti ne fa, a pagina 122, un’accurata descrizione. Da cui emerge, come si sapeva, che il feeling tra i due Paesi è finito. Ma anche tutte le ragioni per cui si ritiene del tutto prematuro parlare di “ritorno alla Guerra Fredda”. In proposito, rimandiamo i lettori all’intervista fatta da Cristina Giuliano a Sergey Yastrzhembskiy, consigliere di Putin per i rapporti con l’Europa. Ai diritti umani e alle loro violazioni è dedicato il Dossier, che riprende quasi integralmente l’Hate Crimes 2007 di Human Rights First. Una panoramica sconvolgente sullo stato della violenza e delle discriminazioni nel mondo. Infine, una menzione a due reportage: quello di Monika Bulaj sulle minoranze Lemki e quello di Emiliano Bos sui “dannati della Terra”, che emigrano dall’Africa alla ricerca dell’Eldorado europeo
AERO-TORTI Gli scali con più ritardi al mondo? La rivista “Altroconsumo” ha stilato una lista nera, sulla base del numero dei voli “delayed” ogni cento.
Dossier. Con la pubblicazione di questo rapporto, Human Rights First documenta e analizza la realtà della violenza razzista e di altre diffuse forme di intolleranza. I dati, insieme alle conclusioni delle organizzazioni di monitoraggio non governative, gettano una luce importante sulla natura e l’incidenza dei crimini d’odio violenti.
Da un lato si allarga il numero degli Stati in cui la pena di morte non ha più diritto di cittadinanza, dall’altro la pena capitale in alcuni Paesi viene proposta o utilizzata per tentare di porre freno agli abusi sulle fasce più indifese della popolazione.
La lunga tragedia del Caucaso rivive nei componimenti scolastici dei suoi ragazzi. Raccolti da Francesca Gori per gli Struzzi di Einaudi, i testi fanno scorrere davanti ai nostri occhi tutto l’orrore della guerra vista da chi l’ha subita, la storia di un popolo e del suo dramma senza fine.
Le gravi turbolenze che hanno colpito i mercati finanziari in agosto richiamano immediatamente precedenti e analoghe situazioni, quali il crollo dei mercati azionari del 1987 e la crisi del 1998 innescata dalla bancarotta sul debito della Russia e dal fallimento dell’hedge fund Long Term Capital Management.
Viaggi pre-nozze: tra le capitali dell’Est è lotta all’ultimo celibe. Perché se a partire dagli anni Novanta era sempre stata Praga la meta preferita per i turisti degli “stag-party”, da quando Paesi come la Slovacchia o l’Estonia hanno dato i primi segnali di apertura…
Tutti concordano sul fatto che il Pil non è più uno strumento sufficiente per misurare l’evoluzione della comunità umana. In Corea dal 1960 il reddito pro capite è aumentato 200 volte, ma l’incidenza dei suicidi è più che raddoppiata.