East 16
Come sarà il Mondo nel 2015? Un team interdisciplinare di esperti dell’Onu ha tentato di rispondere alla domanda. I risultati del lavoro – da prendere con le pinze, ovviamente, come è giusto fare con tutte le proiezioni – vengono illustrati da Donato Speroni nel servizio di apertura della rivista, a pagina 8. Si scopre, tra l’altro, che i parametri con cui erano stati definiti i Millennium Goals non sono più ritenuti soddisfacenti. Manca, per esempio, qualcosa capace di misurare come varia il grado di “felicità” delle persone.
La copertina è dedicata a un tema politico e strategico di grande attualità: lo stato dei rapporti tra Usa e Russia. Le cronache di questi mesi hanno fornito molti spunti di riflessione. Piero Sinatti ne fa, a pagina 122, un’accurata descrizione. Da cui emerge, come si sapeva, che il feeling tra i due Paesi è finito. Ma anche tutte le ragioni per cui si ritiene del tutto prematuro parlare di “ritorno alla Guerra Fredda”. In proposito, rimandiamo i lettori all’intervista fatta da Cristina Giuliano a Sergey Yastrzhembskiy, consigliere di Putin per i rapporti con l’Europa.
Ai diritti umani e alle loro violazioni è dedicato il Dossier, che riprende quasi integralmente l’Hate Crimes 2007 di Human Rights First.
Una panoramica sconvolgente sullo stato della violenza e delle discriminazioni nel mondo.
Infine, una menzione a due reportage: quello di Monika Bulaj sulle minoranze Lemki e quello di Emiliano Bos sui “dannati della Terra”, che emigrano dall’Africa alla ricerca dell’Eldorado europeo
Indagine 2007 sui “Crimini d’odio”
La Cecenia raccontata dai suoi ragazzi
Ai Millennium Goals manca un po’ di “felicità”