East 18
Il Pianeta ha assoluta necessità di global governance. Per riequilibrare uno sviluppo che continua a penalizzare il Sud del mondo, per arginare la tendenza al degrado dell’ambiente, per gestire crisi finanziarie come quella dei subprime, per incanalare i grandi flussi migratori, per ripensare a una morale pubblica e privata che tenga
conto delle acquisizioni e delle potenzialità della scienza… Sennonché, quanto più l’opinione pubblica prende coscienza del problema, tanto più la soluzione sembra allontanarsi per la miopia e l’inconsistenza di tanta parte della classe dirigente politica mondiale. Che fare? Donato Speroni, James M. Boughton e Colin I. Bradford cercano di rispondere a questa domanda epocale nell’inchiesta di pagina 23.
Il Dossier di questo diciottesimo numero di east è dedicato al Kazakistan, il grande Paese dell’Asia centrale diventato in questi ultimi anni oggetto di attenzioni “particolari” (economiche, politiche e strategiche)
sia a Occidente che a Oriente. Al Dossier hanno collaborato economisti e studiosi di varie discipline: Elena Fenili, Francesca Nenci, Vladimir Osakovsky, Hans Holzhacker e Fabrizio Coricelli.
Alle turbolenze della finanza mondiale innescate dai mutui subprime è dedicato l’ampio editoriale del direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni. Scritto prima del pesante tonfo delle Borse di fine gennaio, l’articolo analizza in maniera approfondita le ragioni strutturali della crisi e spiega come le autorità di controllo stiano intervenendo
per prevenire analoghe “sorprese”.
Infine, un’esclusiva: l’intervista di Claudia Astarita al cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, primate della Chiesa cattolica in Cina. Il cardinale traccia un quadro sereno ma tutt’altro che diplomatico dello stato deirapporti fra la Chiesa di Papa Bendetto XVI e il governo cinese alla vigilia delle Olimpiadi.
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