Forse il XX secolo non è finito nel 1999, ma nel novembre 1989, con la caduta del Muro di Berlino. Da quella data il mondo non è più stato quello di prima. Con il muro sono crollate le grandi ideologie che il Novecento aveva ereditato dal secolo precedente e hanno cominciato a perdere terreno i partiti e i movimeti di massa che a quelle ideologie si ispiravano. Una parte significativa dell’Europa riconquistava autonomia e libertà. L’Occidente capitalistico, ormai privo dello storico “nemico” esterno, il Comunismo, si lanciava in una globalizzazione caratterizzata – come si è visto in seguito – da una sostanziale mancanza di regole. Con tutto quello che ne è derivato sul piano economico e sociale, ma anche sul senso comune delle persone.
Allo spartiacque dell’89, east dedica il Dossier di questo numero, a cui hanno collaborato Predrag Matvejevic, Sergio Romano, Lucia Tajoli, Stefano Chiarlone, Piero Sinatti, Fernando Orlandi, Farian Sabahi, Alessandro Midlarz e Danilo Taino, che hanno intervistato Ralph Dahrendorf.
Da segnalare inoltre i reportage di Massimiliano Di Pasquale da Cracovia e di Alessandro Ursic e Stefano Riela dal Vietnam. Il grande sociologo russo Lev Gudkov, racconta invece, sulla base di sondaggi d’opinione esclusivi, come i suoi compatrioti vedono e giudicano i vertici del Cremlino.
Infine, una anticipazione di cui parliamo più estesamente nella rubrica Who’s Who, a pagina 158. Dopo tre edizioni, il “Venice Forum” promosso da east diventa “east Forum” e si trasferisce da Venezia a Roma. Il tema della discussione sarà: “Una nuova governance mondiale per una crescita sostenibile”. L’appuntamento è per il 25 giugno, nello Spazio Roma Eventi di via Alibert.