L’uscita nelle sale del film molto atteso “La Teoria del Tutto” ha dato nuovo impeto al dibattito sulla mancanza di diversità nel mondo dello spettacolo e più in generale sull’elitarismo all’interno della società anglosassone. Nel film Eddie Redmanye interpreta Stephen Hawking, brillante scienziato affetto da una malattia al motoneutrone.

Inizialmente le critiche sono nate dal fatto che un personaggio disabile viene interpretato da un attore non-disabile. Molti si sono lamentati che gli attori disabili sono poco rappresentati nel mondo dello spettacolo e hanno osservato che così come oggi si considererebbe inaccettabile se un attore bianco interpretasse un personaggio di colore, così vale per quanto riguarda i personaggi disabili. In ogni caso, Eddie Redmanye ha vinto un Golden Globe per la sua performance, unendosi così alla lista di attori non disabili, come Daniel Day Lewis in “Il Mio Piede Sinistro” e Dustin Hoffman in “Rain Man”, che sono stati premiati per la loro capacità di “interpretare un handicap”.
In seguito all’uscita del film, il laburista Chris Bryant ha invitato durante la sua prima intervista come ministro ombra della cultura il mondo dello spettacolo ad assumere più talenti provenienti da diverse estrazioni sociali, dichiarando che la possibilità di fare una carriera in questo settore è preclusa a molti perché troppo costosa. Infatti, Bryant ha fatto notare che la maggior parte dei fondi proviene dagli artisti stessi, il che rende le cose molto difficili se si appartiene a un ceto sociale disagiato. Nell’intervista Bryant ha citato Eddie Redmanye e James Blunt come esempi di artisti appartenenti ad una classe privilegiata, scatenando l’indignazione di James Blunt.
Infine, la casa editrice Debrett’s, specializzata nei manuali di etichetta inglesi, ha pubblicato la sua lista annuale delle 500 più influenti del Regno Unito. La Debrett’s list per il 2015 ha rivelato che il 40% delle persone incluse nella lista ha frequentato scuole private. Anche Eddie Redmayne è presente nella lista sotto la categoria “under the stage and screen”. I risultati della Debrett’s list sono solo gli ultimi a dimostrare come le scuole private nel Regno Unito offrano maggiori opportunità e possibilità di fare conoscenze utili ai propri allievi, indirizzandoli così verso una carriera di successo. In questo modo si ha una minoranza costituita da membri delle classi privilegiate che occupa la maggior parte delle posizioni di potere nel paese.
Il sistema scolastico è spesso soggetto di controversie ed è visto come una delle cause delle forti divisioni fra classi sociali e della bassa mobilità sociale. Ci sono più di 200 scuole private nel Regno Unito, ma anche le scuole pubbliche sono spesso prese di mira. Infatti, i bambini devono scegliere molto presto che tipo di carriera vorranno avere in futuro. La scelta è fra le grammar schools e le comprehensive schools. Le prime sono scuole selettive, per le quali occorre superare un esame di ammissione dopo la quinta elementare nel qual vengono presi in considerazioni i risultati scolastici, il potenziale, e i risultati di test attitudinali. Le comprehensive schools invece non sono selettive. Le grammar schools hanno un’impostazione finalizzata a preparare gli studenti a entrare nelle migliori università e sono perciò considerate più prestigiose. Diversi studi, come quello dell’Institute for Fiscal Studies (IFS) research, hanno rivelato una correlazione fra reddito e frequentazione delle grammar schools, mostrando come i bambini appartenenti ad un ambiente privilegiato hanno una maggiore probabilità di passare l’esame di ammissione rispetto agli altri.
L’uscita nelle sale del film molto atteso “La Teoria del Tutto” ha dato nuovo impeto al dibattito sulla mancanza di diversità nel mondo dello spettacolo e più in generale sull’elitarismo all’interno della società anglosassone. Nel film Eddie Redmanye interpreta Stephen Hawking, brillante scienziato affetto da una malattia al motoneutrone.