L’euroscetticismo austriaco cede all’euroschizofrenia.
Una strana situazione si va delineando in Austria all’approssimarsi delle elezioni europee: quattro dei sette partiti in lizza per il Parlamento europeo sono dichiaratamente scettici o apertamente ostili all’appartenenza del proprio paese alla Ue.
Poche settimane prima dell’appuntamento elettorale del 25 maggio, in testa ai sondaggi troviamo il Partito della libertà (FPÖ), marcatamente di destra, critico dell’euro e spesso tentato dalla voglia di uscire completamente dalla Ue.
L’Alleanza per il futuro dell’Austria (BZÖ), ex partito della defunta star populista Jörg Haider, ormai allo sbando, otterrà sicuramente un seggio.
Il suo esponente di spicco, Ulrike Haider-Quercia, figlia dello stesso Haider e docente di Diritto costituzionale a Roma, si oppone alla libertà di movimento e di residenza in Europa.
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L’euroscetticismo austriaco cede all’euroschizofrenia.