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Regno Unito, dalla Corte Suprema uno schiaffo a Johnson


L’autorità giudiziaria ha dichiarato illegale la chiusura del Parlamento voluta dal PM. Corbyn chiede le dimissioni

Un manifestante fuori dalla Corte Suprema del Regno Unito dopo l'udienza sulla decisione del Primo Ministro Boris Johnson di prorogare il parlamento in vista della Brexit, a Londra, Gran Bretagna, 24 settembre 2019. REUTERS/Henry Nicholls

L’autorità giudiziaria ha dichiarato illegale la chiusura del Parlamento voluta dal PM. Corbyn chiede le dimissioni

“Questa Corte ha concluso che la proposta del Primo Ministro a Sua Maestà è fuorilegge, nulla e priva di effetto. (…) La sospensione del Parlamento è altresì nulla e senza effetto. Il Parlamento non è stato dunque sospeso.” La decisione, presa all’unanimità, della Corte Suprema britannica non lascia spazio a dubbi o incertezze: quella voluta da Boris Johnson, Primo Ministro della Gran Bretagna, è stata una decisione illegale. O meglio, una proposta che nasce illegale e che poi è stata avanzata alla Regina, la quale non ha potuto che accettarla.

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