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La Cina rischia di perdere il suo status di “fabbrica del mondo”


Il nuovo contesto internazionale sta rendendo il Dragone un hub sempre meno strategico e più rischioso. Diverse Big Tech stanno spostando la loro produzione in Vietnam: una grande opportunità per il Sud-est asiatico

Il nuovo contesto internazionale sta rendendo il Dragone un hub sempre meno strategico e più rischioso. Diverse Big Tech stanno spostando la loro produzione in Vietnam: una grande opportunità per il Sud-est asiatico

La dura politica Zero Covid attuata dal Governo cinese non permette all’economia di ripartire a pieno regime. Inoltre, le crescenti tensioni geopolitiche legate alla questione Taiwan mettono in bilico il già fragile rapporto tra Pechino e l’Occidente. Alla luce di questi scenari imprevedibili, sempre più big companies del settore tech stanno iniziando a spostare la loro produzione dalla Cina verso il Vietnam. Si tratta di un processo messo in moto già durante la guerra commerciale e i conseguenti dazi sull’export cinese, durante l’era Trump. Foxconn Technology Group, Pegatron Corp., Compal Electronics Inc. and Wistron Corp. sono tutte aziende taiwanesi specializzate nell’assemblaggio di prodotti elettronici che stanno iniziando a considerare cruciale avviare una diversificazione dei siti di produzione, diminuendo la dipendenza dalla Cina. Esse fanno la fortuna delle più importanti compagnie tech mondiali come Apple, Sony e anche di varie case automobilistiche come Tesla e Volkswagen.

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