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La Cina investe 143 miliardi di dollari sull’industria dei semiconduttori


Pechino è determinata a reagire alle restrizioni americane e a raggiungere l'autosufficienza tecnologica. Un grosso investimento in cinque anni sotto forma di sussidi e crediti d'imposta

La Cina sta lavorando a un pacchetto di sostegno per la propria industria dei semiconduttori da 143 miliardi di dollari. Ha lo scopo di aiutare il settore a raggiungere l’autosufficienza tecnologica in tutte le fasi della filiera, dopo i controlli alle esportazioni emessi dagli Stati Uniti (con la collaborazione, pare, di Giappone e Paesi Bassi) che impediscono alle aziende cinesi di accedere ai macchinari per la produzione di microchip avanzati.

Il piano di incentivi, rivelato da Reuters, è uno dei più grandi mai emessi da Pechino e verrà distribuito nell’arco di cinque anni, principalmente sotto forma di sussidi e crediti d’imposta per la ricerca e la manifattura di semiconduttori. Senza microchip all’avanguardia il paese non può sviluppare l’intelligenza artificiale, il supercomputing e altre tecnologie innovative, e di conseguenza non potrà nemmeno realizzare le sue ambizioni di potenza economica e politica. Il piano potrebbe venire implementato forse già nel primo trimestre del 2023. Stando alle fonti dell’agenzia, la maggior parte degli aiuti finanziari verrà utilizzata per sussidiare – fino al 20% del costo – l’acquisto di macchinari domestici e impianti di fabbricazione di semiconduttori da parte delle aziende cinesi.

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