Cina, ok all’uso dei militari per la difesa degli interessi all’estero
Xi Jinping firma una norma che da oggi permetterà l’intervento militare in contesti non prettamente bellici allo scopo di "mantenere l'ordine sociale". Si aspettano reazioni da parte degli Stati Uniti


Giornalista, è membro del comitato editoriale di eastwest. Si occupa di geopolitica di Medio Oriente e Nord Africa, Stati Uniti, rapporti tra Paesi Nato, di organizzazioni internazionali. Già Addetto Stampa al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lavorato come Digital Communication Adviser alla Rappresentanza Italiana presso le Nazioni Unite a New York.
Xi Jinping firma una norma che da oggi permetterà l’intervento militare in contesti non prettamente bellici allo scopo di “mantenere l’ordine sociale”. Si aspettano reazioni da parte degli Stati Uniti
Dopo l’incontro al meeting Shangri-La di Singapore tra il Segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin e il Ministro cinese Wei Fenghe, si aprono nuovi orizzonti per Washington e Pechino, che confermano il desiderio nel tenere aperto il dialogo tra le due sponde del Pacifico, ma rimanendo sulle rispettive posizioni. Tuttavia, a distanza di poche ore dall’incontro nella città-Stato del Sud-est asiatico, giunge notizia della decisione del Presidente Xi Jinping di estendere all’estero le capacità militari dell’esercito al di fuori di contesti belligeranti. Si attendono reazioni dagli Stati Uniti sulla decisione del Partito comunista cinese.
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Abbonati per un anno a tutti i contenuti del sito e all'edizione cartacea + digitale della rivista di geopolitica
Abbonati per un anno alla versione digitale della rivista di geopolitica