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La strategia della Cina in Siria, affari per la ricostruzione


Nonostante i recenti tentativi di Donald Trump di avvicinarsi alla Russia, provocando la Cina, Pechino e Mosca hanno dimostrato unità di intenti per quanto riguarda la crisi siriana. E la Cina potrebbe raccoglierne i frutti: in un'intervista alla tv di stato russa, Bashar al Assad ha sostenuto che «nel processo di ricostruzione della Siria dopo la guerra la priorità verrà data ai paesi amici come la Russia, la Cina, l'Iran e altri».

Manifestanti sostenitori di Assad mostrano un cartello che ringrazia Cina e Russia. Foto AP

Nonostante i recenti tentativi di Donald Trump di avvicinarsi alla Russia, provocando la Cina, Pechino e Mosca hanno dimostrato unità di intenti per quanto riguarda la crisi siriana. E la Cina potrebbe raccoglierne i frutti: in un’intervista alla tv di stato russa, Bashar al Assad ha sostenuto che «nel processo di ricostruzione della Siria dopo la guerra la priorità verrà data ai paesi amici come la Russia, la Cina, l’Iran e altri».

«Il popolo siriano – ha continuato Assad – non consentirà l’accesso alle società di quei paesi che hanno avuto una posizione anti-siriana, si sono schierati contro l’integrità territoriale e hanno sostenuto il terrorismo, questo è assolutamente evidente». 

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