
Prima del congresso del Pcc, previsto in autunno, dove si risolveranno le lotte interne al partito, a maggio la Cina ospiterà un evento storico: un incontro dei principali paesi coinvolti nel mastodontico progetto “One Belt One Road”. Ci sarà anche Theresa May invitata ufficialmente da Pechino.
Londra ha confermato, benché da Pechino siano state date pochissime informazioni per questo incontro, considerato il più importante dell’anno sotto il profilo economico-commerciale.
La Cina ormai è lanciata a implementare il progetto annunciato dal leader Xi Jinping nel 2013, coadiuvato da un fondo di 40 miliardi di dollari proprio per la nuova via della Seta e dalla banca di investimenti a guida cinese, la Aiib, su cui la Cina ha già investito oltre 50 miliardi di dollari.
Alcune fonti hanno confermato alla Reuters, l’invito a Theresa May, sostenendo che si tratterà del più importante appuntamento diplomatico dell’anno: Pechino mostrerà le proprie intenzioni, con un progetto grandioso che per la Cina rappresenta le possibilità “win-win” che da tempo ritiene contraddistingueranno la propria leadership “globale”.
A fronte dell’arrivo di Donald Trump alla presidenza Usa, Xi Jinping attraverso il proprio discorso a Davos, ha accettato la sfida di porsi alla guida del mondo globalizzato, pur distinguendosi dagli Stati uniti per metodi e intenti.
E proprio la nuova via della Seta dovrebbe rappresentare la grande novità: non trattati escludenti paesi poco graditi, quanto una piattaforma cui qualsiasi paese può decidere di agganciarsi attraverso investimenti.
Per quanto riguarda Theresa May, da Londra alcuni suoi collaboratori hanno confermato che la visita in Cina servirà a rinforzare i legami tra i paesi (già sigillati dalla visita di Xi l’anno scorso a Londra, ricevuto con tutti gli onori dall’allora premier Cameroon).
Secondo fonti inglesi l’intenzione di Londra sarebbe quella di rafforzare gli accordi commerciali con la Cina, proprio in vista del complicato passaggio del Brexit, ancora tutto da organizzare. Ma Theresa May vuole mettersi avanti, spingendo sull’alleanza con Pechino.
Dal canto suo la Cina ha tutto l’interesse a concludere accordi con la Gran Bretagna, un paese che contribuisce a rendere ancora più forte la posizione cinese in ambiti internazionali. Nel nuovo mondo multipolare e con l’incognita Trump la Cina conferma la propria vocazione.
E come altri progetti cinesi, anche One Road One Belt si prefigura come una piattaforma, “agganciabile” da qualsiasi paese, tra i 60 che saranno toccati dai progetti di oleodotti, porti, infrastrutture, strade.
La notizia sul meeting è arrivata il giorno prima di un messaggio di Trump a Xi Jinping. Oggi infatti il presidente americano Donald Trump ha scritto al suo omologo cinese Xi Jinping, ringraziandolo per la missiva ricevuta in occasione dell’Inaugurazione.
Lo ha affermato la Casa Bianca, sottolineando che Trump ha detto a Xi di non vedere l’ora di lavorare insieme e sviluppare una costruttiva relazione a beneficio di Stati Uniti e Cina.
@simopieranni