La popolazione in Europa negli ultimi anni è cresciuta, così come il numero di automobili. Tra il 1990 e il 2008 c’è stato un aumento di circa 30 milioni di persone ma è di ben 84 milioni il numero delle auto in più. Il settore dei trasporti è l’unico in cui si registra un aumento delle emissioni di gas serra dal 1990 a oggi ed è anche la principale causa di inquinamento specialmente nelle aree urbane. Sebbene a fronte dell’aumento del traffico le tecnologie abbiano tentato di ridurre i fattori inquinanti nell’aria.
Nel 2013 circa 6.465 miliardi di passeggeri sono stati trasportati su veicoli a motore. È ciò che emerge dai dati di uno studio del Parlamento Europeo.
Ciò che fa discutere sono le ultime decisioni dei governi Ue in materia, dopo i recenti scandali della Volkswagen, che sembrano strizzare l’occhio alle industrie: il Consiglio ha stabilito di recente che i limiti imposti alle auto dovranno esser rispettati a partire dal 2017 e solo per i nuovi modelli. Tutti gli altri veicoli potranno aspettare il 2019 con la possibilità di sforare i limiti per altri cinque anni.
Cambiamento climatico negli ultimi anni
Il CO2 contenuto nel gas serra prodotto dalle attività umane rappresenta il 64% del surriscaldamento globale generato dall’uomo: la sua concentrazione nell’atmosfera è il 40% più alta di quando iniziò il processo di industrializzazione, secondo dati riportati dalla DG Clima della Commissione Europea. Si registra, in particolare tra il 1990 e il 2014, un aumento del 36% del riscaldamento sul clima a causa di gas serra longevi quali l’anidride carbonica, il metano e il protossido di azoto, secondo gli ultimi dati della Organizzazione metereologica mondiale (Omm). In generale la temperatura globale ha una media di 0.85°C più alta rispetto al 19esimo secolo. E i principali leader scientifici mondiali sostengono sia proprio l’attività umana, la principale causa del surriscaldamento globale osservato dalla metà del ventesimo secolo in poi. Una crescita di 2C° rispetto alla temperatura dell’era preindustriale porterebbe secondo gli esperti a cambiamenti catastrofici. La comunità internazionale ha riconosciuto l’importanza di mantenere il surriscaldamento ad un livello inferiore per l’appunto ai 2C°.
Verso la Conferenza di Parigi sul Clima
Tra il 30 novembre e l’11 dicembre prossimi si terrà la conferenza di Parigi sul clima (COP21) e tra i goal che l’Ue intende raggiungere, secondo quanto riportato nelle conclusioni del Consiglio di settembre sulla posizione Ue nei negoziati sul clima si legge il mantenimento del surriscaldamento al di sotto del 2C°, la riduzione delle emissioni di gas serra di almeno del 50% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990, con l’obiettivo di avvicinarsi allo zero per il 2100.
Anche le Ong si preparano alla Conferenza di Parigi, l’organizzazione internazionale CIDSE ha avviato diverse campagne e chiede che l’accordo di Parigi intraprenda un cammino verso l’utilizzo di energia rinnovabile al 100% assicurandone il libero accesso per tutti e il raggiungimento di una completa decarbonizzazione entro il 2050.
L’Unione Europea registra comunque passi in avanti in generale nel taglio di emissioni di gas serra: secondo i dati di un report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) le emissioni sono diminuite del 23% tra il 1990 e il 2014, andando già oltre all’obiettivo per il 2020 che vedeva un taglio del 20%. Questo valore potrebbe arrivare tra il 24% e il 25% entro il 2020 e porre il nuovo obiettivo Ue al 40% entro il 2030. “I risultati parlano da soli :- ha recentemente commentato il Commissario per il Clima Miguel Arias Canete- L’Europa è riuscita a ridurre le emissioni tra il 1990 e il 2014 del 23% mentre nello stesso periodo l’economia europea è cresciuta del 46%, ciò significa che la protezione del clima e la crescita economica possono andare di pari passo”.
@IreneGiuntella
La popolazione in Europa negli ultimi anni è cresciuta, così come il numero di automobili. Tra il 1990 e il 2008 c’è stato un aumento di circa 30 milioni di persone ma è di ben 84 milioni il numero delle auto in più. Il settore dei trasporti è l’unico in cui si registra un aumento delle emissioni di gas serra dal 1990 a oggi ed è anche la principale causa di inquinamento specialmente nelle aree urbane. Sebbene a fronte dell’aumento del traffico le tecnologie abbiano tentato di ridurre i fattori inquinanti nell’aria.
Nel 2013 circa 6.465 miliardi di passeggeri sono stati trasportati su veicoli a motore. È ciò che emerge dai dati di uno studio del Parlamento Europeo.