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La difficile pace in Colombia


Un'intricata matassa politica e giudiziaria mette alla prova gli accordi di pace: la Colombia vive un'ondata di omicidi contro leader sociali e attivisti dei diritti umani. E Uribe dovrà affrontare un processo per vincoli col paramilitarismo. Mentre un ex comandante delle Farc rischia l'estradizione

Messaggi di pace scritti su uno striscione durante una manifestazione a sostegno dell'accordo di pace firmato nel 2016.

Un’intricata matassa politica e giudiziaria mette alla prova gli accordi di pace: la Colombia vive un’ondata di omicidi contro leader sociali e attivisti dei diritti umani. E Uribe dovrà affrontare un processo per vincoli col paramilitarismo. Mentre un ex comandante delle Farc rischia l’estradizione

È un momento particolarmente delicato quello che sta vivendo la Colombia. Forse il più fragile dalla firma degli accordi di pace, quel 24 novembre 2016, tra il governo di Juan Manuel Santos e l’ex-guerriglia delle Farc. Da quel giorno un’ondata di omicidi ha preso di mira attivisti per i diritti umani e leader sociali nelle comunità locali. Nel frattempo, il potente ex-presidente Alvaro Uribe dovrà affrontare un processo per aver intralciato la giustizia e corrotto testimoni in merito ai suoi presunti legami con il paramilitarismo. E, ancora: uno degli ex-comandati più in vista delle Farc, diventate partito politico dalla fine del conflitto, è stato arrestato e potrebbe finire estradato per narcotraffico negli Usa.

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