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Considerazioni sul giornalismo in Cina e lo scontro sui visti


Sembra di essere tornati a prima del 2008, quando le Olimpiadi non avevano ancora modificato – seppure leggermente – la percezione dei giornalisti stranieri da parte del governo cinese. C'era da celebrare la Cina, con attenzione, ma era pur sempre una celebrazione. Ora due grandi testate, New York Times e l'agenzia Bloomberg, rischiano di non veder rinnovati i visti da giornalisti ai propri dipendenti. C'è di mezzo qualche reportage sgradito e una concezione del giornalismo che non combacia con quella occidentale. E tanti soldi.

Sembra di essere tornati a prima del 2008, quando le Olimpiadi non avevano ancora modificato – seppure leggermente – la percezione dei giornalisti stranieri da parte del governo cinese. C’era da celebrare la Cina, con attenzione, ma era pur sempre una celebrazione. Ora due grandi testate, New York Times e l’agenzia Bloomberg, rischiano di non veder rinnovati i visti da giornalisti ai propri dipendenti. C’è di mezzo qualche reportage sgradito e una concezione del giornalismo che non combacia con quella occidentale. E tanti soldi.

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