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Cosa c’è dietro gli arresti degli attivisti di Greenpeace?


Sono pirati, secondo le autorità russe che li hanno arrestati e sequestrato la loro nave. Una trentina degli attivisti che hanno cercato senza successo di salire a bordo della piattaforma petrolifera Prirazlomnaja, di proprietà di Gazprom, nel Mar di Pechora – da qualche parte a largo delle coste russe nel Mar Glaciale Artico – sono ora in stato di arresto, mentre la loro rompighiaccio Arctic Sunrise, battente bandiera olandese, è stata rimorchiata nel porto di Murmansk, nel nord della Russia. Tra di loro c’è anche un italiano, il napoletano Cristian D’Alessandro, che sembra l’unica ragione per cui i nostri mezzi d’informazione abbiano riportato l’accaduto.

Sono pirati, secondo le autorità russe che li hanno arrestati e sequestrato la loro nave. Una trentina degli attivisti che hanno cercato senza successo di salire a bordo della piattaforma petrolifera Prirazlomnaja, di proprietà di Gazprom, nel Mar di Pechora – da qualche parte a largo delle coste russe nel Mar Glaciale Artico – sono ora in stato di arresto, mentre la loro rompighiaccio Arctic Sunrise, battente bandiera olandese, è stata rimorchiata nel porto di Murmansk, nel nord della Russia. Tra di loro c’è anche un italiano, il napoletano Cristian D’Alessandro, che sembra l’unica ragione per cui i nostri mezzi d’informazione abbiano riportato l’accaduto.

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