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Costa d’Avorio, fine delle sanzioni e opportunità di crescita


Con la sospensione delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti dieci anni fa, la Costa d’Avorio si appresta a voltare definitivamente pagina, confermando un momento positivo di crescita e rilancio economico.

Con la sospensione delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti dieci anni fa, la Costa d’Avorio si appresta a voltare definitivamente pagina, confermando un momento positivo di crescita e rilancio economico.

Le misure decise da George W. Bush nel 2006 furono applicate con lo scopo di facilitare la risoluzione della crisi iniziata quattro anni prima che portò il paese sull’orlo di una guerra civile. Oltre a porre un veto sul commercio di armi, le restrizioni limitarono la libertà d’azione di alcune personalità politiche, giudicate da Washington un ostacolo per la risoluzione del processo di pace allora in corso. A Charles Blé Goudé, all’epoca ministro della gioventù e oggi sotto processo alla Corte Penale Internazionale per crimini contro l’umanità insieme all’ex presidente Laurent Gbabo, furono congelati i conti bancari. Stessa sorte toccò a Martin Kouakou Fofié, in quel periodo leader dell’Unione per la liberazione totale della Costa d’Avorio, e all’ex colonnello Eugène Ngoran Kouadio Djué.

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