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Caotica resa dei conti tra catalani, ora lo scontro finale con Madrid


Puigdemont era pronto a convocare elezioni anticipate, ma la rivolta degli indipendentisti più duri lo ha costretto a fare marcia indietro. Domani, mentre il Senato a Madrid voterà l’applicazione del fatidico articolo 155, Barcellona potrebbe dichiarare l’indipendenza  

Il Presidente catalano Carles Puigdemont a Barcellona. REUTERS/Yves Herman

Puigdemont era pronto a convocare elezioni anticipate, ma la rivolta degli indipendentisti più duri lo ha costretto a fare marcia indietro. Domani, mentre il Senato a Madrid voterà l’applicazione del fatidico articolo 155, Barcellona potrebbe dichiarare l’indipendenza  

La decisione del presidente Puigdemont di non recarsi al Senato a Madrid per discutere la posizione del Governo catalano prima della votazione sull’applicazione dell’art.155, prevista per domani, sembrava il preludio ad un’imminente dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna. Un’ipotesi suffragata dalle parole dello stesso Puigdemont, diffuse via social network nella serata di ieri, che invitava a non perdere tempo con coloro “che hanno deciso di annichilire il Governo catalano” mettendo l’hashtag #CatalanRepublic in bella mostra.

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