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È fragile il ramoscello d’ulivo tra Stati Uniti e Turchia


La visita di Tillerson non risolve la crisi tra Ankara e Washington. I toni si stemperano, ma sulla presenza delle milizie curde in Siria l’accordo è ancora lontano. E continua l’avanzata turca verso Manbij, teatro di un inedito braccio di ferro militare tra i due alleati

Il ministro degli affari esteri turco Mevlut Cavusoglu stringe la mano al segretario di stato americano Rex Tillerson ad Ankara, in Turchia

La visita di Tillerson non risolve la crisi tra Ankara e Washington. I toni si stemperano, ma sulla presenza delle milizie curde in Siria l’accordo è ancora lontano. E continua l’avanzata turca verso Manbij, teatro di un inedito braccio di ferro militare tra i due alleati

Come tappa finale del viaggio in Medio Oriente il segretario di Stato americano Rex Tillerson il 15 febbraio é giunto ad Ankara per discutere di «serie questioni», cosí come annunciato dalla sua portavoce Heather Nauert. La disputa con la Turchia riguardo il sostegno accordato alle Unitá di Protezione del Popolo (Pyg) in Siria pone profonde preoccupazioni a entrambe le amministrazioni soprattutto alla luce dell’avanzata dell’esercito turco verso Manbij, cittadina siriana a circa 100 km da Afrin dove stazionano truppe americane, obiettivo di Ankara nella sua lotta contro i curdi del Pyg.

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