Dong Film Fest racconta la Cina di oggi attraverso il suo cinema d’autore. Ora a Milano presenta la rassegna “Tales from China”. Ma nella Cina di Xi può esistere una produzione cinematografica davvero indipendente? Lo chiediamo ad Alessandro Amato, fondatore del festival
Torna nelle sale israeliane "Rage and Glory", capolavoro che spaccò il Paese istillando il dubbio che “un uomo che combatte per la libertà non è un terrorista”. Discussione oggi più accesa che mai, dice il regista, che in questa intervista spiega perché “la storia è tutto, è l’arma più potente"
Proteste, aggressioni, minacce di morte al regista: la scena romantica di una pellicola in lavorazione su un'antica regina Rajput infiamma gli estremisti della comunità, erede di una casta di guerrieri. E il partito di Modi soffia sul fuoco. Isteria collettiva o calcolo elettorale?
Syrian New Waves è una rassegna artistica che propone di guardare il Paese attraverso lo sguardo dei suoi nuovi artisti, da Avo Kaprealian a Sara Fattah. Una proposta che restituisce una visione nuova e molto diversa da quella che tutti i giorni i media lasciano nei nostri occhi.
Guillermo del Toro ha vinto il Leone d’oro con The Shape of Water. La giuria ha premiato la favola nera ambientata nell’America all'inizio degli anni Sessanta che regala speranza.
Un viaggio a Fårö è un rito obbligatorio per i devoti del maestro svedese, che riposa nell’isolotto dove ha girato i suoi film più intensi. Qui tutto parla di lui. Ma la leggenda riverita dai locali è un’altra. Americana.
Il film di Nolan è pensato solo per il grande schermo. Una scelta precisa del regista inglese che come Tarantino e Almodovar si è schierato contro la piattaforma on demand. Bloccata a Cannes, ma protagonista a Venezia con i “suoi” Leoni Fonda e Redford.
Un viaggio da paura -From A to B nel titolo originale - è un road movie simpatico quanto inaspettato. Racconta le avventure di un terzetto di rampolli della buona borghesia araba e del loro viaggio di fine maturità. Un viaggio che doveva esser fatto qualche anno prima ma che per i casi della vita non era stato possibile. Purtroppo, questo procrastinare ha fatto sì che uno degli amici nel frattempo morisse, in una esplosione in quel di Beirut, Libano. A Beirut l’amico scomparso giace sepolto e quindi quale scelta se non ripartire ancora una volta?
Ieri ho visto un film di cui ignoravo completamente l’esistenza. Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore è una vera bomba, con le dovute virgolette si potrebbe definire un cocktail ben dosato tra le atmosfere di Fargo dei fratelli Cohen e la classica violenza tarantiniana, dove la neve bianca si sporca di rosso sangue.
Ken Loach non sbaglia un colpo e di certo la prima volta non sarà quella di Io, Daniel Blake. Il regista non abbandona i suoi temi più cari, l’attenzione agli ultimi e ai dimenticati dal sistema.
Berlin Syndrome era in concorso nella selezione Panorama dell’ultimo Festival di Berlino.
Il permesso - 48 ore fuori vede il ritorno alla regia di Claudio Amendola. Il titolo in questione s’incastra nel filone carcerario, cercando di apportare qualche elemento di novità. Quattro carcerati per diverse tipologie di reato nel carcere di Civitavecchia ricevono un permesso premio di quarantotto ore da trascorrere fuori dalla prigione.
Siete stati a Belfast? È una bella città, dove si respira la fatica della storia recente. Per ricordare il suo passato di sangue non occorre farsi un selfie in Shankill Road come non occorre prendere parte alla marcia degli Orange né rileggere l’epopea di Bobby Sands. A volte, basta guardare un film. Per giunta più leggero di quello che potevamo aspettarci.
Inizia a gamba tesa e con pochi sorrisi, in tribunale. Siamo a Glasgow, in mezzo a bianchi poveri che sopravvivono tra furti, alcolismo e più o meno piccoli reati. Il giovane protagonista, Robbie/Paul Brannigan ne ha già una bella sfilza alle spalle.
Okja è un vero e proprio film rivoluzionario. È stato un caso all’ultimo Festival di Cannes, dove si trovava in concorso. È diventato un caso perché è uno dei primi titoli presentati ad un festival del cinema ad esser prodotto da un player di streaming online. Un film che non avrà mai una distribuzione in sala e che sarà disponibile solo per gli abbonati di Netflix.
Civiltà perduta è una storia d’esplorazione, di scoperta e d’avventura. È il racconto di Percy Fawcett, un militare inglese vissuto nella prima metà del secolo scorso. Gli umili natali ne segnano la vita, sembrano impedire un normale proseguimento di carriera. O sei nato dalla parte di quelli che contano o sarai sempre un gregario: certe cose non cambiano mai.
Codice criminale racconta la vita di un gruppo di “travellers” irlandesi momentaneamente di stanza nel nord dell’Inghilterra. Il clan dei Cutler è abituato da generazioni a vivere in completa anarchia, facendosi beffe della polizia. Furti nelle ville dei ricchi, corse clandestine con macchine rubate, caccia alla volpe e vecchie storie davanti al fuoco del bivacco serale.
Barriere è il terzo lavoro che vede quel vecchio volpone di Denzel Washington alla regia. Dopo Antwone Fisher e Il potere della parola, l’attore riesce a sfornare il suo film più autoriale. La storia è quella di una famiglia afroamericana nell’immediato dopoguerra in quel di Pittsburgh.
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Emanuele Confortin
Marco Zappa
Enrico Genovese
Marco Dell'Aguzzo
Marco Cochi
Matteo Miavaldi
Simone Pieranni
Danilo Elia
Fabrizio Goria
Trasformò il Vesuvio in un’icona pop, al pari di Marilyn o Mao. E nel 1980 partecipò con i suoi lavori alla tragedia del terremoto in Irpinia. Ora la “Pop revolution” di Andy Warhol va in mostra al Marte di Cava de’ Tirreni