Daghestan, polveriera con miccia accesa
In due giorni, il 20 e 21marzo, nel Daghestan sono stati uccisi, in scontri con le forze dell'ordine, ben diciotto guerriglieri, ovvero, come li definiscono le fonti russe, membri di "formazioniarmate illegali". Quattordici di essi sono morti presso il villaggio di Kakashura, nel distretto rurale di Karabudakhkent, gli altri quattro nella stessa capitale daghestana Makhachkala. Le agenzie russe forniscono anche i nomi dei quattro ribelli, tutti giovani inferiori ai trent'anni .
In due giorni, il 20 e 21marzo, nel Daghestan sono stati uccisi, in scontri con le forze dell’ordine, ben diciotto guerriglieri, ovvero, come li definiscono le fonti russe, membri di “formazioniarmate illegali”. Quattordici di essi sono morti presso il villaggio di Kakashura, nel distretto rurale di Karabudakhkent, gli altri quattro nella stessa capitale daghestana Makhachkala. Le agenzie russe forniscono anche i nomi dei quattro ribelli, tutti giovani inferiori ai trent’anni .
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