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Danimarca, l’isola-prigione dei migranti e la propaganda cattivista


Il governo danese annuncia di voler deportare in un’isola semi-deserta i richiedenti asilo, “così si accorgeranno di non essere i benvenuti”. Amnesty International chiarisce che la misura riguarderà solo chi ha precedenti penali. Ed è rimandata a data da destinarsi. Che sia uno spot elettorale?

Una giornata al mare per Ibtisam Ashur, residente a Mjolnerparken, zona definita formalmente "ghetto" dalle autorità danesi. REUTERS/Andrew Kelly

Il governo danese annuncia di voler deportare in un’isola semi-deserta i richiedenti asilo, “così si accorgeranno di non essere i benvenuti”. Amnesty International chiarisce che la misura riguarderà solo chi ha precedenti penali. Ed è rimandata a data da destinarsi. Che sia uno spot elettorale?

In un momento in cui il dibattito internazionale sull’immigrazione raggiunge un nuovo picco per i contrasti sul patto Onu di Marrakech, l’ultima trovata della Danimarca, uno dei Paesi più anti-immigrazionisti d’Europa, getta altra benzina sul fuoco: il governo di centro-destra, sostenuto dai nazional-populisti del Dansk Volkspartei, inizierà a breve a costruire su un’isola semi-deserta nel sud-est del Paese, una struttura dove collocare richiedenti asilo che la normativa internazionale non consente di espellere.

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