La situazione dell’inquinamento dell’aria a Delhi quest’inverno è stata tra le più gravi degli anni recenti. Tanto che c’è chi sostiene che l’aria della capitale indiana sia più irrespirabile di quella di Pechino.

La disputa è nata da una notizia pubblicata su alcuni quotidiani indiani che, citando uno “studio dell’università di Yale”, indicava che la percentuale di particelle inquinanti PM 2,5 rilevate nell’aria di Delhi superasse il livello delle stesse a Pechino. Col solito tatto, si titolava “Delhi muore di asfissia, peggio di Pechino”.
Il dato ha indispettito il governo centrale indiano, che ha negato la veridicità della fonte assicurando che, a onor del vero, a Pechino si respira peggio che a Delhi. Fortunatamente è intervenuta la Bbc a riportare un po’ d’ordine.
Secondo l’articolo firmato da Jay Mazoomdar, l’Environmental Preference Index (la fonte citata nel pezzo iniziale) non ha mai potuto stilare una classifica delle città con l’inquinamento atmosferico più alto comprendendo anche Delhi e Pechino, poiché mancano dati obiettivi sui quali basare i calcoli.
Rimane il fatto che entrambe le città vantano livelli di particelle inquinanti nell’aria decisamente oltre la soglia d’emergenza. A Pechino, ad esempio, lo scorso gennaio si è raggiunto il record di 500 microgrammi di PM 2,5, 26 volte la quantità considerata dannosa alla salute dall’Organizzazione mondiale per la sanità. In Cina, però, il tema è stato affrontato dal governo – almeno di facciata – che si è impegnato a investire 300 miliardi di yuan per diminuire il livello medio di PM 2,5 fino a 60 microgrammi entro il 2018. (I dati sono comunque sempre oggetto di dibattito, poiché Pechino probabilmente non divulga misurazioni verosimili: i residenti a Pechino si affidano molto di più a questo ente indipendente).
In India invece sembra mancare la consapevolezza di livelli di inquinamento in costante aumento. Bbc indica che dal 2001 al 2011 i livelli di PM 2,5 sono aumentati oltre il 50 per cento. Motivo? Sempre più auto, traffico non regolamentato e un boom edilizio che pretende una produzione di mattoni impressionante: solo intorno a Delhi sono attive, senza sosta d’inverno, oltre mille fornaci.
La situazione è grave e i residenti di Delhi si sono ritrovati nelle ultime settimane inghiottiti da una cappa malsana che, senza un intervento deciso delle autorità locali, in futuro non potrà che peggiorare.
La situazione dell’inquinamento dell’aria a Delhi quest’inverno è stata tra le più gravi degli anni recenti. Tanto che c’è chi sostiene che l’aria della capitale indiana sia più irrespirabile di quella di Pechino.