
Cerimonia inaugurale del Disneyland di Shanghai, il primo parco tematico del colosso Usa in Cina. Costo: quasi 6 miliardi di dollari dopo 10 anni di progettazione e lavori di costruzioni. E l’attuale ampiezza è già pronta a essere raddoppiata. Questo mondo Disney non sarà esente dalle necessarie «caratteristiche cinesi».
Cultura dell’enterteinment americana, un simbolo dello spettacolo made in Usa, co cibo e personale cinese. Ci si chiede come Pechino riuscirà a gestire ideologicamente la sfavillante inaugurazione del Disneyland di Shanghai. Per ora si pensa a una cosa molto chiara: il business.
Come al solito quando si parla di Cina, non mancano i record, a cominciare dal più alto e più grande castello mai realizzato nei parchi Disney, 24 attrazioni primarie di vario genere (come quelle su «I pirati dei Caraibi» e «Tron»), due hotel, negozi e ristoranti, un teatro e un lago di 390mila metri quadrati, tutti sistemati sulla superficie di 4 km quadrati che formano lo Shanghai Disney Resort.
Si tratta del sesto parco della società in tutto il mondo, e l’amministratore delegato Robert Iger lo ha definito «la più grande opportunità di business» della società fin dai tempi della «fondazione», ovvero quando Walt Disney acquistò un terreno nel centro della Florida nel 1960.
Si tratta anche di una sfida nella fisa: Iger ha detto che il parco avrebbe impiegato circa 10.000 lavoratori. «Il focus sul servizio clienti è molto importante per la Disney, ma c’è ancora un enorme divario tra i loro standard e gli standard normali cinesi», ha detto Sara Wong alla stampa di Hong Kong, direttore della Kelly Services di Hong Kong, responsabile del processo di reclutamento. «Non hanno assunto 10 persone, ma 10.000».
«La Disney – ha scritto la stampa cinese – ha reclutato dalle industrie dell’accoglienza, della vendita al dettaglio e della ristorazione cinese e poi addestrato i nuovi assunti per far funzionare un parco con una miriade di attrazioni, spettacoli musicali e tutti i tipi di punti vendita al dettaglio».
Il parco prova quindi a porsi come un evento capace di risollevare un’economia cinese in rallentamento e alle impegnata col difficile passaggio dalla manifattura ed export ai servizi e consumi.
Del resto non mancano le aspettative. Il vice premier cinese Wang Yang ha affermato che il nuovo parco farà «aumentare il livello dell’industria dei viaggi e del turismo in Cina», sottolineando che l’apertura di questo tipo di servizi sarà un ottimo presupposto sia per la Cina sia per le altre nazioni.
La nuova struttura riuscirà ad attrarre 50 milioni di persone all’anno, capaci di generare un giro d’affari valutato in 6 miliardi annui, tanti quanti i costi di realizzazione. Secondo lo Shanghai Municipal Peoples Government Research Center, poi, l’apporto al Pil della città nel 2015 sarà dello 0,8%, parte del 6,5% in più atteso rispetto ai 2.500 miliardi di yuan del 2015, pari a circa 350 miliardi di euro.
Il parco di Shanghai «non rapppresenta la costruzione di un Disneyland in Cina, è la Disneyland della Cina– ha commentato il presidente e Ceo Robert Iger -. Vogliamo che la gente qui si senta benvenuta e a proprio agio, che abbia la sensazione che sia il loro parco, immaginato, disegnato e creato solo per loro». Per questo, la filosofia seguita è riassumibile nella formula «autenticamente Disney e distintivamente cinese».
Ad esempio, il 70% del cibo servito è cinese, c’è la prima versione in mandarino del musical «Il re leone» e sono banditi, nel rispetto delle tradizioni locali, «La casa dei fantasmi» e «Il pazzo parti del tea», temi popolari in altri parchi. La presenza nellaCinacontinentale ha significati importanti, «rappresentando un potenziale incredibile per la Disney sul breve e sul lungo termine», ha aggiunto Iger.
Sulle celebrazioni per l’inaugurazione hanno pesato un poco le notizie giunte dal resto del mondo. Complice la sparatoria al Pulse di Orlando, perché stando alle indagini il killer avrebbe visitato Disney Springs prima della strage. E la stampa cinese ha ricordato anche il caso del bambino di due anni ucciso da un alligatore in un parco Disney a Orlando.
@simopieranni