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Nel diario ritrovato di Bin Laden c’è l’al-Qaeda che verrà


I documenti resi pubblici dalla Cia rivelano la strategia di lungo periodo di Osama. Che punta a trasformare l’avanguardia del terrore in un movimento popolare. E guarda con attenzione alla Primavera araba, pronto a sfruttarne l’inevitabile fallimento

Un sostenitore mostra un'immagine del leader di al-Qaeda Osama Bin Laden. REUTERS/Naseer Ahmed

I documenti resi pubblici dalla Cia rivelano la strategia di lungo periodo di Osama. Che punta a trasformare l’avanguardia del terrore in un movimento popolare. E guarda con attenzione alla Primavera araba, pronto a sfruttarne l’inevitabile fallimento

Quattrocento-settantamila file, trecentoventuno gigabyte di immagini, settantanovemila file audio e immagini, più di diecimila video. È impressionante la mole di documenti resi pubblici mercoledì dalla Cia Cia e ricavati dal computer che Osama bin Laden, il fondatore di al-Qaeda, usava nella sua villa-compound di Abbottabad, in Pakistan, prima di essere ucciso dai Navy Seals la notte tra l’1 e il 2 maggio 2011. Un bacino di informazioni che si sommano a quelle ricavate dalle tre pubblicazioni precedenti volute dall’agenzia statunitense.

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